Il suo nome è Hélène,
ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare
a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe
vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al
vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per
sua sfortuna, vive però negli, anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec
in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla
corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande
impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha
solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre
sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di
ferro. E poi c' è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a
fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua
ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina
impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger
diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le
piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di
lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime
delusioni: sentire arrivare - come Lady Oscar - quel vento della rivoluzione
che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto.
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