Lo scrittore Benedetto
De Risi, scosso dalla perdita della moglie Lia, si ritira in un borgo di
montagna, con la sola compagnia di una governante e di un gatto. Giorno dopo
giorno, al ritmo delle stagioni e delle fasi lunari, Benedetto scrive un
diario, nel quale inserisce dodici racconti, moderne parabole che fanno da
contrappunto al fluire dei pensieri. È la riflessione, inquieta e mai arresa,
di un uomo che si prepara all’ultimo passo e che ripercorre la propria
esistenza, interrogandosi sull’amore, la salvezza, la libertà, il dolore, la
presenza (o l’assenza) di Dio. Profonda indagatrice spirituale e narratrice che
sa toccare le corde dell’animo, Adriana Zarri scrive, con Dodici lune,
un’intensa avventura dello spirito, che rifiuta ogni facile consolazione nel
nome di un’insopprimibile, intransigente ricerca della verità.
Adriana Zarri - (San
Lazzaro di Savena, 1919 – Crotte di Strambino, 2010) Teologa, giornalista e
scrittrice, negli anni giovanili è stata dirigente dell’Azione Cattolica. Dal
1952 inizia la sua intensa attività pubblicistica, collaborando con testate di
diverso orientamento, da «L’Osservatore Romano» a «il manifesto», e portando
avanti la sua teologia antitradizionalista, votata al recupero del messaggio
evangelico e all’attenta osservazione dei mutamenti sociali. Tra le sue opere:
Impazienza di Adamo. Ontologia della sessualità (1964), Erba della mia erba.
Resoconto di vita (1998), Vita e morte senza miracoli di Celestino VI (2008).
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