In tempi non sospetti,
se così si può dire pensando a un argomento che almeno negli ultimi vent'anni è
stato il presente dell'Italietta, Enrico Brizzi dimostrò con "La vita
quotidiana in Italia ai tempi di Silvio Berlusconi" (Laterza) d'esser,
oltre a un narratore di talento, scrittore in grado di fare della duttilità e
della versatilità i suoi attributi tra i più importanti; e da allora, era il
2010, arrivarano a conferma altri libri: quelli di viaggio. Del cammino. Ma con
"O la va o la spacca", non a caso sottotitolato con "Una commedia
nera", possiamo addirittura dire che Brizzi si spinge, se possibile,
perfino oltre. Nel senso che adesso entra nel cosidetto "genere" per
eccellenza. "Il quarantenne Umberto Ripamonti è l'unico erede della
Rigorex, una delle più insigni ditte della Nazione nel campo dei serramenti in
alluminio. Tra lui e la stanza dei bottoni si frappone però sua madre, la
volitiva signora Ester, un passato da reginetta di bellezza e un presente da
cinica capitana d'industria. Umberto, intenzionato a conquistarsi l'autonomia
economica e la possibilità di portare avanti la sua sghemba storia d'amore con
Vanessa, medita quindi di prendere una pericolosa scorciatoia: con l'aiuto
dell'amico d'infanzia Cabir Polentarutti, che negli anni si è costruito un
solido curriculum da malvivente, prova a estorcere un'ingente cifra alla ditta
di famiglia. L'insano proposito dovrà però fare i conti con il carattere e
l'ascendente della madre, ancora una volta determinata a restare regista della
vita propria e di quelle altrui". Un episodio, diciamo, che potremmo
registrare nella stessa Italietta d'oggi, quella 'vera'. Dove le sagome
costruite da Brizzi sono manichini sottratti appunto alle più banali cronache
di provincia. Non nell'eccezionalità, proprio. Bensì nella composizione sociale
di pezzi della società altamente significativi. Perché i personaggi sono così
finti che potrebbero esister per davvero. E intanto esistono per mezzo di loro
pregi e, soprattutto, difetti. Sarcastico più che mai, Enrico Brizzi spegne la
televisione e fa un episodio nuovamente cinematografico.
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