Dalla prefazione al libro
di Elisabetta Bucciarelli – “Non basta una buona trama a fare un libro, serve
soprattutto il rispetto per le parole, bisogna saperle maneggiare con cura,
altrimenti ti si rivoltano contro fino a sciupare la storia che avresti tanto
voluto raccontare. Questo è il talento manifesto di Elena Mearini, la sua
istintiva capacità di scegliere le parole giuste per dire, raccontare, immaginare.
Il risultato è un linguaggio che resterà addosso oltre la narrazione, anche
dopo aver letto, sottolineato, scritto al margine e trascritto. Pronto per ogni
emergenza emotiva. L’utile di questo libro, che ad alcuni potrà risultare
necessario, risiede proprio nelle parole, come accade nella poesia, quando è
davvero poesia.”
Elena Mearini è nata
nel 1978 e vive a Milano. Lavora per diversi anni per una compagnia che si
occupa di teatro ragazzi. Conosce poi la realtà del disagio occupando di laboratori
in carcere e comunità. Nel 2009 esce il suo primo romanzo 360 gradi di rabbia,
edito da Excelsior 1881 e vincitore del premio Gaia Mancini; nel 2011 pubblica
per Perdisa Pop il romanzo Undicesimo comandamento, con cui vince ancora il
premio Gaia Mancini, vince il premio Unicam – Università di Camerino, il Premio
Perelà 2013 ed è finalista al premio Maria Teresa di Lascia.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.