Zosimo Aleppo, nella
Venezia degli inizi della tipografia dall'Oriente che qui aveva condotto la sua
famiglia, si metterà - perché a farlo trovare nella (bella) trappola fu un più
che occidentale -, a inseguire le nuvole; più nel merito, proprio la
scrittura-memoria / memorie: le pergamene del giovane meridionale conosciuto
con l'appellativo da soprannome “Pettirosso”. E quel che poco prima del 1499
aveva fatto il 'chierico', farà viaggiare l'Aleppo. Da Venezia alla Francia. Ma
attraversando, in un capogiro di peregrinazioni, la Basilicata. Ché, e non caso
visto che Giuseppe Lupo, il narratore che ha firmato questo romanzo, è
originario proprio della Lucania che, tra le altre cose, ospitò nell'Atella
raccontata un celeberrimo assedio. Quindi aiutato dalla stessa voce di
Pettirosso, nel mezzo delle vicende, Lupo ci ripropone momenti storici
fascinosi e luoghi normalmente dimenticati dall'umanità. Se prima, infatti, a
parlare è Aleppo stesso. Poi intervegono appunto le memorie. E, a finire, la
lunga chiusa d'una figlia del padre per eccellenza: Zosimo Aleppo.
Indemeticabile il frangente che descrive l'interesse sentimentale d'un capitano
di ventura, dunque omosessuale, nutrito verso quell'Aleppo che sa legger e
scrivere. E che proprio grazie a queste doti, su tutte, in più occasioni sarà
salvo. Ma le nuvole del chierico son profezie, rivelazioni o, appunto, memorie
di qualche cosa da custodire gelosamente? Un po' Ongaro e un po' Nigro, Lupo
porta il suo protagonista a contatto con figure dal nome Isabella d'Este,
Gonzaga, Gilbert de Montpensier, Leonardo. Corona di storie individuali,
personaggi felicemente abbozzati, nel romanzo a tratti epico e a passaggi
evocativo. E Zosimo dentro questo quadro deve compiere la sua missione.
Ricordando il suo fresco amore e, allo stesso tempo, la sua famiglia. Un'impresa
parlata da un Giuseppe Lupo sostenuto da scrittura sapiente, attenta, ma
insieme agile. Il quale Lupo, sicuramente, grazie a questo libro supera in
bellezza e perfezione la sua stessa "Sposa di Palmira". Anzi il
romanzo "Viaggiatori di nuvole" è decisamente superiore alla
precedente opera del Lupo. Allora attendiamo i premi per l'autore. Eppure
sappiamo che non saranno i riconoscimenti, la materia buona a farci ricordare
almeno per anni delle galoppate di Zosimo e delle altre vite dateci dallo scrittore.
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