Una ragazza di origini
ebraiche, l’abbandono della propria famiglia e l’esilio dal Paese natale, una
nuova identità che apre la strada a una vita inaspettata. Il dramma e la
fortuna individuali si fondono con quel frammento di Storia – la Seconda guerra
mondiale e l’Olocausto – che ha pesato dolorosamente sulla pelle di milioni di
uomini e donne. Sullo sfondo Sebastopoli, città eroica e gioiello della Crimea,
terra tutt’oggi dilaniata. Quella di Valentina è la vicenda personale di chi la
Storia l’ha attraversata, col suo pedaggio di perdite e dolore ma anche di rinascita
e riscatto. Lei ha scelto di raccontarla anche per parlare a nome di chi non ce
l’ha fatta.
Ania Salnik è nata a
Sebastopoli (Crimea) il 20 marzo 1926. In seguito all’occupazione tedesca del
1942 scappa per evitare la fucilazione e cambia identità diventando Valentina
Korsakina. Da quel momento inizia una peregrinazione che la porterà infine in
Italia. Attualmente vive a Milano.
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