mercoledì 16 settembre 2015

Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio di Sigmund Freud. Traduzione di Pietro L. Segre (Newton Compton)























Scritto nel 1905, subito dopo Psicopatologia della vita quotidiana, questo saggio costituisce un contributo insostituibile alla comprensione delle motivazioni profonde di un fenomeno ritenuto spesso ingiustamente privo di una sua specifica rilevanza, o comunque del tutto marginale rispetto al comportamento “dominante” dell’uomo. Freud, individuando l’intima connessione esistente tra tutte le manifestazioni del pensiero, legate dalla comune radice inconscia, ebbe il merito di affiancare il meccanismo mentale che è all’origine del motto di spirito a quello degli altri processi psichici e di conferirgli dunque la medesima, legittima dignità.

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