Pochi personaggi
storici sono stati così decisivi e ricchi di fascino come Giulio Cesare. E
pochissimi così sapientemente scrittori.
Scriveva Gaston Boissier di lui:
«Quelli stessi che lo detestano di più e non possono perdonargli la rivoluzione
politica da lui fatta, quando ne leggono gli scritti si sentono presi per lui
da una compiacenza segreta». È innegabile, del resto, che l’equilibrio,
l’eleganza e lo straordinario acume storico facciano del De bello gallico e del
De bello civili (l’altra famosa opera di Cesare) due gioielli della letteratura
latina.
La guerra gallica racconta, in terza persona, con sobrietà e misura, le
vicende vissute da Cesare, allora governatore delle Gallie, tra il 58 e il 50
a.C. Questa attenta traduzione aiuta il lettore a ricercare le fonti dirette
della storia, più preziose di ogni storiografia.
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