venerdì 11 settembre 2015

La guerra gallica di Caio Giulio Cesare (Newton Compton). Introduzione di Enzo Mandruzzato e con la traduzione a cura di Maria Pia Vigoriti



Pochi personaggi storici sono stati così decisivi e ricchi di fascino come Giulio Cesare. E pochissimi così sapientemente scrittori. 
Scriveva Gaston Boissier di lui: «Quelli stessi che lo detestano di più e non possono perdonargli la rivoluzione politica da lui fatta, quando ne leggono gli scritti si sentono presi per lui da una compiacenza segreta». È innegabile, del resto, che l’equilibrio, l’eleganza e lo straordinario acume storico facciano del De bello gallico e del De bello civili (l’altra famosa opera di Cesare) due gioielli della letteratura latina. 
La guerra gallica racconta, in terza persona, con sobrietà e misura, le vicende vissute da Cesare, allora governatore delle Gallie, tra il 58 e il 50 a.C. Questa attenta traduzione aiuta il lettore a ricercare le fonti dirette della storia, più preziose di ogni storiografia.

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