Per la prima volta in
Italia la famosa biografia di Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis firmata da
Barbara Leaming (autrice che ha raggiunto la risma dei NY Times Notable Books
of the Year). Grazie alla scoperta di nuovi materiali, l’autrice ha potuto ampliare
un precedente e già rinomato lavoro (Mrs. Kennedy: The Missing History of the
Kennedy Years, New York, Thomas Dunne Books) ed entrare maggiormente nella
psicologia di un personaggio-icona del Novecento. Più che spezzare in due la
sua vita, la morte violenta di JFK – questa sì indagata da un fiume di pagine e
centinaia di pubblicazioni – fu un evento fondante delle sue scelte per la
maggior parte della sua stessa esistenza. Barbara Leaming si concentra sugli
effetti che gli attimi terribili vissuti a Dallas ebbero a lungo termine sulla
psiche di Jacqueline. Per la prima volta l'autrice chiama la situazione di
Jackie col proprio nome ovvero disturbo postraumatico da stress (che si
riscontrava spesso nei soldati di ritorno dal Vietnam, ma ancora non aveva cure
valide). Aggravante per le condizioni
della vedova l'avverarsi della sua paura più grande: come si sa, 4 anni dopo la
morte del primo presidente Kennedy, anche Bob Kennedy venne ucciso da un
cecchino. Il turbine di paure con cui l’elegante signora dovette combattere
descrive gli Stati Uniti per nulla pacificati di quegli anni, innervati di una
violenza composita e di conflitti intestini di una certa rilevanza. Eppure
l’opinione pubblica che tanto l’aveva osannata quando era first lady, si stufò
presto della sua fragilità: dopotutto Jackie venne per un ampio periodo
trattata come un ostacolo (almeno simbolico) alla voglia di ricominciare del
Paese. L’impossibilità di controllare almeno la propria situazione personale
portò Jackie ad allontanarsi dal clan dei Kennedy: l’assidua ricerca di un
posto dove trovare sicurezza e tranquillità la spinse fra le braccia del
miliardario Onassis che poteva vanatre un'isola di proprietà (Skorpio) e un
"esercito" privato di body guard. La connivenza del miliardario greco
con il regime fascista dei colonnelli, però, non venne vista di buon occhio
dall’opinione pubblica americana e l’assedio di giornalisti continuò a
simboleggiare una domanda: perché Jackie aveva sposato un uomo politicamente
agli antipodi del suo famoso primo marito? Saranno gli ultimi lustri della sua
turbolenta esistenza a regalarle un po' di quiete: Jackie trovò una dimensione
di concentrazione su attività che non riguarassero i propri lutti o la propria
salvaguardia nel lavoro di editor per le importanti case editrici Little Brown
e Viking. Odoya pubblica da anni
biografie di signore che hanno fatto la storia come per esempio Lou Andreas
Salomé, Alma Mahler o Lizzie Siddal mietendo sempre il consenso dei lettori.
Questo libro si pone in linea con i precedenti, pur spiccando per la qualità
magistrale della scrittura di Barbara Leaming.
Barbara Leaming è
l’autrice di numerose biografie di grande successo, tra cui quelle di Katharine
Hepburn, Rita Hayworth, Marilyn Monroe, Bette Davis e Orson Welles. Due dei
suoi saggi biografici sono stati bestseller sul New York Times, e altri tre fra
i suoi “Notable Books of the Year”. Suoi articoli compaiono regolarmente nelle
pagine culturali di numerose testate americane ed europee, fra cui il New York
Times Magazine, Vanity Fair e il Times di Londra.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.