Estate 2005: due amici,
uno neopatentato, l’altro in procinto di diventare maggiorenne, decidono di
trascorrere una giornata in spiaggia e poi di andare al concerto dei Negramaro
a Gallipoli. Adorano quella band e conoscono a memoria tutte le canzoni, ma per
uno scherzo del destino non arriveranno mai a quel concerto. Trascorrono gli anni:
l’assenza diventa presenza nel racconto di chi ha amato. Un uomo rivive
attraverso i sogni segreti di suo figlio, che si inventa un nome e degli amici
immaginari per sfuggire alla paura; attraverso il ricordo del padre, che nel
dialogo con il mare affonda le sue malinconie di genitore che vive il lutto più
atroce; attraverso i pensieri della donna che lo ha amato per dieci anni, in
punta di piedi, scegliendo di restare sullo sfondo. Maria Pia Romano ci fa dono
di una storia d’amore e di mare, il canto di un’assenza, un romanzo ambientato
nel Salento, che con i suoi colori e la sua musica diventa luogo dell’anima dei
personaggi, anime inquiete in cerca di risposte. Che la vita dà solo quando
smetti di chiedere.
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