Antropologia
letteraria. Abbiamo visto come Marino Magliani vive i luoghi. A un festival
letterario dell'Aliano di Levi Carlo, con Marino siamo entrati in angoli del
"Cristo" e spiato il soffio dei calanchi lucani. Ma già sapevamo, per
la stima infinita nutrita nei suoi confronti e verso la sua scrittura di terre
e persone, in che maniera Magliani osserva con costanza e a visite di volo sia
presenza che memorie della sua terra d'origine - è nato a San Prino in
provincia d'Imperia. E adesso, grazie al testo "Liguaria Spagna"
edito dall'attento e meridionale Pellegrini, tra l'altro perfetta pietra della
collana 'Itaca Itaca', diretta dall'impeccabile saggista (nonché fra i maggiori
antropologi meridionali e non solo) Mauro Francesco Minervino, conosciamo un po'
di più di Riccardo Ferrazzi; perché il libro è firmato a quattro mani. Due
autori che "sanno benissimo che non basta viaggiare o aver viaggiato per
essere dei bravi descrittori di vicende ambientate durante viaggi e fughe in
altri mondi o in altre stanze diverse dalle proprie", scrive Panella, in
sede di presentazione della raccolta di visioni e storie, d'emozioni e
personaggi - anche in forma di spazio e tempo: diciamo, personaggi.
"L'ambiente in cui si muovono - aggiunge infatti Panella - è loro familiare
e noto, conosciuto da sempre, eppure sempre nuovo, letto e vissuto sempre in
maniera diversa ogni volta che lo sguardo dello scrittore si posa sulla sua
morfologia apparentemente consueta e cerca di trovarvi nuove e più autentiche
forme di visione del mondo". Non è ovviamente davvero "un collagge di
reportage e di racconti" (Magliani). Ma siamo in una struttura anche più
articolata. Perché entra storie e storie di storie, nella storia dell'opera.
Per esempio, stando nella sezione di Magliani, citeremo soltanto alcune delle
avventure scritte. Che pensiamo siano anche le parti meglio riuscite del libro.
Specie per merito, ragioniamo ancora, dell'immaginazione sempre fervida e del
talento del meridiano Magliani, alias "il contrabbandiere" (Furlen
docet). In "La valigia" troviamo, per dire, un Calvino che cerca quel
che secondo lui Benjamin aveva lasciato in un mozzicone di terra ligure.
Inseguita ancora nel racconto "Il bradipo gigante di Mary Susanne".
Mentre ne "I narratoria della Liguria estrema" Marino Magliani è
capace con ogni parola, tramite ogni pensiero e passandoci tutta il sentire che
deve, di farci ascoltare le penne Guido Seborga, Elio Lanteri, Lorenzo
Muratore, Francesco Biamonti, Boris Biancheri, Giuseppe Conte, Franco Calvi.
Scritture di scritture.
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