sabato 26 dicembre 2015

TINI- La Nuova Vita di VIOLETTA Teaser Trailer Italiano Ufficiale - Mart...

Veni Vidi Web di Gianroberto Casaleggio con prefazione di Fedez



Se il titolo del libro è "Veni Vidi Web" questo purtroppo non si può dire dell'Italia che sta sottovalutando le nuove tecnologie e la Rete, e sta perdendo tutti i treni. Qui da noi il Web è ancora spesso solo una chimera. Un articolo in prima pagina sul Corriere della Sera dello scorso anno, citava la velocità di download e quindi di scaricamento di dati dalla rete e la nostra posizione nel mondo come velocità: siamo al novantottesimo posto, dopo la Grecia e davanti al Kenya. In questi anni abbiamo fatto dei passi da gambero, nel 2010 eravamo al settantesimo posto, nel dicembre 2012 ottantaquattresimo, con i nostri 8,51 megabyte al secondo siamo ultimi tra i paesi del G8, penultimo è il Canada, che però ha tre volte la nostra velocità. Il turismo in Europa dipende per un quarto dal Web, però cresce fino al 39% nel Regno Unito e in Italia scende al 17%. Il web è un creatore di posti di lavoro, in Italia sono sei volte più degli addetti del settore della Chimica, e si tratta di ben 700 mila posti. Eppure di fronte a questo quadro, stando alle bozze dello Sblocca Italia vengono limitati gli aiuti per l’estensione della banda larga. Negli ultimi dieci anni si sono affacciati nel mondo della tecnologia e delle grandi imprese un po’ tutte le nazioni del mondo, non soltanto quelle tradizionali degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, dalla Cina al Giappone, alla Russia, alla stessa Argentina, nuovi player importanti italiani invece non risultano.

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giovedì 17 dicembre 2015

Il Ponte delle spie Clip Italiana 'La costituzione ci rende americani' -...

Top 10 Folk Musicians

Happy Different di Alessandra Peluso (iQdB Edizioni di Stefano Donno)


HAPPY DIFFERENT: un modo diverso per essere felici, una felicità differente, o un differente modo di approcciarsi alla felicità. Quante possibilità ci presenta la vita, molteplici soluzioni: sta a noi scegliere quella più adeguata per renderci felici. Nella complessità dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il pensiero attraverso un excursus storico-filosofico sia un potente strumento per una vita consapevole. A sostegno di ciò, l'individuo, conoscendo il proprio Io e l'inconscio, diventa il protagonista della vita e non più la vittima; ecco allora, che, per scongiurare quest'ultima condizione, gli si offre l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica, o al filosofo, o alla Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di se stesso. Attrae persone, crea relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole la mente umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi essere Happy Different!!!

Alessandra Peluso è nata a Leverano (Lecce), filosofa, poetessa, critico letterario. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica e Filosofia politica). Scrive per “Affari Italiani”, “Corriere Salentino”, e per la rivista "Filosofia e nuovi sentieri /ISSN 2282-5711". Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie. In diverse pubblicazioni scientifiche si è occupata di Simmel e Camus. La prima raccolta di versi è “Canto d'Anima Amante” nel 2010 per Luca Pensa Editore a cui è seguita nel 2013 "Ritorno Sorgente" per LietoColle.

 iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Editor – Francesco Aprile
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

martedì 15 dicembre 2015

Daniela Martire consiglia - A Soldier’s Story: Together on the Open Road | Free Riding Academy Train...

Grimsby - Attento a quell'altro Trailer Italiano Ufficiale #2 - Sacha Ba...

Before and after Eno. Una biografia di Brian Eno di Marco Calloni. In uscita il 17 dicembre 2015 per Meridiano Zero



La storia del musicista e produttore che ha scritto alcune tra le pagine più importanti della musica moderna: Roxy Music, David Bowie, U2, Genesis, Talking Heads, Robert Fripp, Coldplay... Brian Eno rappresenta una voce importante e singolare nel mondo della cultura moderna. Per molti è un rivoluzionario precursore di generi musicali, per altri un teorico, certamente un visionario e istintivo esperto di styling sonoro. Eno è un imprescindibile riferimento in ambito musicale, in grado di apportare costantemente i suoi molteplici contributi alla musica moderna. I suoi rapporti con l’avanguardia, a diretto contatto con il pop, hanno reso possibile la creazione di alcuni tra gli album più venduti di tutti i tempi come, ad esempio, The Joshua Tree degli U2! Roxy Music, David Bowie, U2, Genesis, Talking Heads, Robert Fripp, Coldplay e molti altri hanno collaborato con lui ricevendone un’influenza fondamentale per l’evoluzione del loro stile musicale. Esiste un “prima e dopo” Brian Eno? Questo libro, pieno di curiosità e informazioni inedite, ci conduce passo passo all’interno della sua intricata vita di artista controcorrente, innovativo e mai banale, senza trascurare le sue influenze culturali, il suo privato, le sue relazioni personali con partner e amici. Una summa selezionata di tutti gli articoli e le recensioni più rilevanti usciti per la stampa internazionale, una sterminata discografia, un racconto fatto di testo e immagini che rievoca i momenti salienti della sua musica e proietta Brian Eno nella Hall of Fame dei musicisti più influenti di tutti i tempi.

MARCO CALLONI classe 1987, si è laureato in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università Statale di Milano con una tesi su Brian Eno. Collaboratore per un breve periodo di Radio Popolare e Outsider, nutre un profondo interesse per il cinema e l’arte degli anni Sessanta e Settanta. Da sempre appassionato di musica e relazioni storico-culturali annesse, scrive articoli e monografie per la rivista specializzata Late For The Sky.

Cella di Gilda Policastro (Marsilio). Intervento di Nunzio Festa



Tante volte sentiamo, oppur noi stessi pensiamo, o proviamo a imporci di non farci di dipendenza d'amore, d'affetti, ma la scrittrice Gilda Policastro, che tra le altre cose è fra le più critiche e acute firme della critica letteraria italiana, con "Cella" descrive un'avventura esattamente la prova dell'esistenza di presente contrario. Una giovane donna diventa l'amante di un uomo potente: medico stimato, ricco, impegnato infine giustamente in politica. Siamo sul calare degli anni Ottanta, quando la loro relazione, "incentrata su una sessualità ossessiva, talvolta brutale, non manca di dare scandalo in una piccola città in cui i ruoli sono già fissati da sempre, senza nessuna possibilità di riscatto". Ma il pervertito, perché di questo capiamo trattarsi, a un certo punto, per aver curato una brigatista in latitanza, lui stesso è costretto a nascondersi. E a quel punto la donna "si rintana in una casa di campagna, da cui esce molto di rado e quasi solo entro il perimetro del suo giardino, sentendo gli altri come presenze minacciose e la figlia stessa come un'estranea". La sua voce è dunque la voce del carcere volontario. Tanto che appunto la figlia con il figlio del pervertito, alla protagonista del romanzo daranno in soprannome di Cella. Lei si confessa. Dalle pagine il memoir abbiamo. Come se fossero righe destinate a uno psicologo, però. Niente d'infantile. Al contrario, troviamo il risultato d'una maturazione completa e totale. Poetessa e scrittrice, al suo terzo romanzo, Policastro prova a metterci in difficoltà. Anche con righe pure cariche di banali atrocità di sottomissione fisica e psicologica. Davvero un romanzo "ibrido", questo. Fatto da descrizioni d'amore assoluto e devozione della donna all'uomo suo, al suo padrone. Fino a orge e prostituzioni. Dove il dominatore comanda perfino quando è assente. Cella si mette insomma in un ulteriore isolamento geografico, come in un eremo. In spazi agresti fratelli del mare di solitudine mentale già provati dalla donna. In cerca forse di salvezza. Se davvero ne vuole.

mercoledì 9 dicembre 2015

Zootropolis Trailer Italiano Ufficiale (2016) - Disney Animazione [HD]

Superheroine Origins: Katana

Darkland di Paolo Grugni (Melville Edizioni). Intervento di Nunzio Festa



Quando per esempio leggevo i romanzi di Paolo Grugni editi da Laurana ("L'odore acido di quei giorni e "La geografie delle piogge") "del" 'solito' Dadati, trovano nell'alto livello di letterarietà, e dunque nel talento dell'autore di scandire il processo narrativo fra sontuosa cadenza appunto quasi a virare verso il lirico e la rappresentazione genuina della psicologia del Personaggio, le doti maggiori dello scrittore milanese. Invece, oggi, dopo "L'antiesorcista" (Novecento Media, Milano, 2015) e adesso "Darkland", il germanista Grugni - che tra l'altro vive e lavora attualmente a Berlino - sappiamo della sua bravura nello sviluppare tesi attraverso però il codice del thriller, dove il mistero giustamente scorre ma facendosi forza nello sviluppo grazie a indagine, inchiesta; perché, appunto, gli angoli da passo saggistico sono sotto traccia. Dove il thriller storico si fa storia per mettere in guardia dai pericoli del futuro. Insomma Paolo Grugni con Darkland ci ricorda, innanzitutto, che il mito della Germania davvero denazificata è da dimentare. Come, certo, esistono rigurgiti di nazismo proprio in una società fatta dal suo popolo già inneggiante un capo dei capi - del quale si vantava. Ospite in quanto temporaneamente allontanato da casa dalla moglie in una casetta della Foresta Nera dei dintorni di Karlsruhe, il criminologo e docente appena sospeso pure dall'università dove insegna, Karl Jeryzick, trova le ossa di scomparsi 25 anni prima. Che con il poliziotto in pensione Arno Schulze diventeranno per una trentina di giorni l'assillo di mattine pomeriggi e notti di ricerche su ricerche. Con il ritorno di fatti riconducibili alle menti in fibrillazione di nazisti, ex nazisti e neonazisti. Tutta quella feccia, insomma che tra le altre cose da quell'epoca buia buia continua a ragionare anche intorno alla possibilità di sperimentare su carne e ossa viventi, sul sangue dei sempre vinti e vittime ancora: medicinali e comunque metodi chimici a sostegno/suffraggio delle loro assurde teorie. "Qual è l'annuncio sconvolgente che una potente organizzazione neonazista si accinge a fare il 20 novembre, in occasione del 70° anniversario del processo di Norimberga?". Diciamo soltanto d'andare a spulciare nuovamente la storia della Bayer. Per avere giusto qualche indizio. Epperò il salto di qualità del romanzo, a mio modesto avviso, risiede nella lettura alternativa alla vulgata del dna del nazismo. Grugni, attraverso soprattutto le conoscenze del suo protagonista Jeryzick, ricorda per esempio pure quanto e come il nazismo fu saccheggio e depredazione morale più materiale di tutto. Gli ebrei, per dire, furono in terra tedesca prima lasciati senza beni materiali e poi perseguitati con odio razziale passato alla popolazione che andava spesso verso l'inneggiare appunto Hitler, alla stregua di razza inferiore. Mentre i potenti del nazismo pensavo al contrario che gli ebrei erano allora migliori e più importanti di loro. In tutto ciò, altro aspetto normalmente tralasciato o comunque preso davvero in minima considerazione, in che maniera, assoluta direi, i nazisti si facevano e si fanno d'esoterismo.