martedì 17 novembre 2015

I tempi non sono mai così cattivi di Andre Dubus. Traduzione di Nicola Manuppelli. Esce il 3 dicembre per Mattioli 1885























Il ritorno di Andre Dubus, nove racconti inediti a distanza di due anni dall’ultimo successo Ballando a notte fonda. Andre Dubus non finisce di stupire: I tempi non sono mai così cattivi è certamente la raccolta più commovente e profonda del grande autore americano. Nove storie che parlano di persone “non straordinarie”. Gente che affronta divorzi, alcolismo, violenza, adulterio, incomprensioni, perdite e che – nonostante le difficoltà – prova a ‘muoversi verso la luce’.  Una nuova grande raccolta di racconti, nove storie delicate e durissime che parlano di rapporti fra padri e figli, fra uomini e donne, individui fragili e vulnerabili, travolti dal dolore e dalla gioia della vita quotidiana. Dubus ‘diventa’ i suoi personaggi, ci fa sentire la paura, il tormento, il sollievo di certe scelte. I tempi non sono mai così cattivi parla della ricerca di qualcosa di buono dentro se stessi e di come questa ricerca si faccia ancora più intensa quando a prevalere sono le tenebre. Il dolore è il prezzo del piacere e gli sbagli sono la scuola che bisogna affrontare per migliorare la propria vita. “A volte,” scrive Dubus in una lettera a un aspirante scrittore, “le storie diventano come ombre e luci dello spirito. Ci saranno sempre ombre nella tua vita, ma spero continuerai a muoverti verso la luce.”


Andre Dubus (1936-1999) è uno dei maestri della short-story americana, padre di Andre Dubus II, anche lui scrittore. Amico fraterno di Vonnegut, Yates, Doctorow e scrittore di culto per autori come Dennis Lehane, Peter Orner e Stephen King, ha dedicato tutta la vita a scrivere racconti e insegnare scrittura. Da Non abitiamo più qui  è stato tratto il film I giochi dei grandi con Mark Ruffalo, Laura Dern e Naomi Watts.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.