lunedì 12 ottobre 2015
Guida alla letteratura fantastica a cura di Claudio Asciuti (Odoya)
Definizione. Cos’è il
fantastico? “Il fantastico è qualcosa che prevede uno o più elementi
non-realisti nello statuto di realtà del romanzo, intendendo con questo
termine, non-realista, qualunque evento, oggetto, considerazione, ambito o
atmosfera o mondo che non appartenga all’esperienza del mondo come viene
comunemente intesa.” Un vero e proprio
manifesto programmatico, che nasce dall’esclusione di un’altra serie di generi.
Una disamina completa, corposa e definitoria della letteratura – ma con varie
incursioni nel cinema, nel fumetto e anche nella musica – fantastica e fantasy.
La strutturazione in capitoli crea svariati spartiacque che impediscono al
lettore di confondere il fantastico dei poemi omerici con quello di Harry
Potter; Don Camillo e Peppone dalla storia dei Kappa giapponesi; la saga di
Earthsea di Ursula K. Le Guin dagli elementi fantastici che costellano la Gerusalemme
Liberata del Tasso. Il primo macrocapitolo è dedicato alla storia dei vari
personaggi: antropologia degli esseri più o meno umanoidi che tutti conosciamo.
Qui trovano posto le genealogie di Elfi, Amazzoni, appartenenti al Piccolo
Popolo e al Popolo del mare, Troll, Goblin e simili. Si prosegue con il racconto – forse il cuore
della trattazione insieme al capitolo sulla Bildung Fantastica – delle grandi
saghe: Cavalieri, eroi, regni e imperi. Straordinario l’accostamento di eroi
come Gilagmesh e l’ariostesco Orlando; Bilbo Baggins e Don Quijxote; Skafloc
(de La spada Spezzata, Poul Anderson) e l’Eretico Wulfgar della saga di Magdeburg
di Altieri; gli eroi delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Martin e il
calviniano visconte dimezzato. Si passa poi al capitolo sulla Bildung
fantastica: una profonda riflessione che fa leggere in modo nuovo Alice nel
Paese delle Meraviglie o le avventure del maghetto più famoso del mondo (Harry
Potter). Basandosi sul testo di Hans Schumacher, (La letteratura fantastica
come iniziazione mancata, 1982), gli autori mettono in luce la valenza del
fantasy come archetipo del romanzo di formazione: il passaggio all’età adulta è
coadiuvato o impedito da oggetti e personaggi del mondo della fantasia, che
assolvono a varie funzioni simboliche. E ancora il legame tra fantastico e
paranormale, laddove la definizione di horror o di gotico non soddisfa, come per
le storie di fantasmi (Il fantasma di Canterville in primis); le città e le
geografie del fantastico; zoologia e teratologia e chi più ne ha, più ne metta.
Insomma la Guida più completa e aggiornata sulla letteratura fantasy che sia
mai comparsa in una libreria. Riccamente illustrato, questo volume fa parte di
una collana che ci ha dato moltissime soddisfazioni: gli appassionati stanno
già aspettando che faccia capolino dagli scaffali.
Con testi di Claudio
Amerigo, Claudio Asciuti, Adalberto Cersosimo, Davide Costa, Andrea Del Ponte,
Paolo di Francesco, Oskar Felix Drago, Domenico Gallo, Giacomo Giustolisi,
Franco Piccinini,
domenica 11 ottobre 2015
sabato 10 ottobre 2015
Liguria Spagna e altre scritture nomadi di Marino Magliani e Riccardo Ferrazzi con la premessa di Giuseppe Panella (Pellegrini Editore). Intervento di Nunzio Festa
Antropologia
letteraria. Abbiamo visto come Marino Magliani vive i luoghi. A un festival
letterario dell'Aliano di Levi Carlo, con Marino siamo entrati in angoli del
"Cristo" e spiato il soffio dei calanchi lucani. Ma già sapevamo, per
la stima infinita nutrita nei suoi confronti e verso la sua scrittura di terre
e persone, in che maniera Magliani osserva con costanza e a visite di volo sia
presenza che memorie della sua terra d'origine - è nato a San Prino in
provincia d'Imperia. E adesso, grazie al testo "Liguaria Spagna"
edito dall'attento e meridionale Pellegrini, tra l'altro perfetta pietra della
collana 'Itaca Itaca', diretta dall'impeccabile saggista (nonché fra i maggiori
antropologi meridionali e non solo) Mauro Francesco Minervino, conosciamo un po'
di più di Riccardo Ferrazzi; perché il libro è firmato a quattro mani. Due
autori che "sanno benissimo che non basta viaggiare o aver viaggiato per
essere dei bravi descrittori di vicende ambientate durante viaggi e fughe in
altri mondi o in altre stanze diverse dalle proprie", scrive Panella, in
sede di presentazione della raccolta di visioni e storie, d'emozioni e
personaggi - anche in forma di spazio e tempo: diciamo, personaggi.
"L'ambiente in cui si muovono - aggiunge infatti Panella - è loro familiare
e noto, conosciuto da sempre, eppure sempre nuovo, letto e vissuto sempre in
maniera diversa ogni volta che lo sguardo dello scrittore si posa sulla sua
morfologia apparentemente consueta e cerca di trovarvi nuove e più autentiche
forme di visione del mondo". Non è ovviamente davvero "un collagge di
reportage e di racconti" (Magliani). Ma siamo in una struttura anche più
articolata. Perché entra storie e storie di storie, nella storia dell'opera.
Per esempio, stando nella sezione di Magliani, citeremo soltanto alcune delle
avventure scritte. Che pensiamo siano anche le parti meglio riuscite del libro.
Specie per merito, ragioniamo ancora, dell'immaginazione sempre fervida e del
talento del meridiano Magliani, alias "il contrabbandiere" (Furlen
docet). In "La valigia" troviamo, per dire, un Calvino che cerca quel
che secondo lui Benjamin aveva lasciato in un mozzicone di terra ligure.
Inseguita ancora nel racconto "Il bradipo gigante di Mary Susanne".
Mentre ne "I narratoria della Liguria estrema" Marino Magliani è
capace con ogni parola, tramite ogni pensiero e passandoci tutta il sentire che
deve, di farci ascoltare le penne Guido Seborga, Elio Lanteri, Lorenzo
Muratore, Francesco Biamonti, Boris Biancheri, Giuseppe Conte, Franco Calvi.
Scritture di scritture.
venerdì 9 ottobre 2015
giovedì 8 ottobre 2015
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