Jean Mulray è una donna
di mezz’età, divorziata, intelligente, insoddisfatta. È madre di due piccoli
gemelli, ma soprattutto di una diciassettenne, Caitlin, che lei stessa ha
ribattezzato,e non senza irritazione, la “santa” e di cui ammira e allo stesso
tempo critica l’eccessiva disponibilità verso il mondo.La figlia è infatti
molto più devota ai poveri che a sua madre, cui ruba regolarmente scarpe e vestiti
per portarli ai senzatetto. Popolare, bella, sportiva e altruista, è l’idolo
della cittadina di Falls, nel North Carolina. Quando poi Caitlin comunica alla
madre di voler partire per l’Africa con un’associazione non profit per svolgere
attività di volontariato, Jean si oppone con tutte le sue forze, alimentando
sempre di più i conflitti con la figlia che le rimprovera di essere egoista e
“borghese”. Dopo la partenza di Caitlin, i contatti tra la madre e la figlia
sono saltuari e difficoltosi per via dello scarso funzionamento di un telefono
satellitare e soprattutto per l’insofferenza di Caitlin verso i rimproveri e le
“cattive premonizioni” della madre. Finché una notte, quando sembra disposta a
tacitare la tensione generata dal sapere la figlia in un altro continente, Jean
riceve una telefonata. E nulla sarà più come prima.
venerdì 2 ottobre 2015
Sensibìlia di Caterina Davinio (Giuliano Ladolfi Editore)
Una giovane donna
sposata, Carmela, molestata per telefono da un maniaco, il Signor X, se ne
innamora in modo ossessivo e malato. Abbandonerà casa propria per intrecciare
una morbosa relazione con il Signor X. Dal voyeurismo allo scambio di coppie,
dall'esperienza con il transessuale Birgitte al legame con l'anziano, generoso
professor Luxemburg, che inutilmente tenterà di salvarla, Carmela giungerà, in
un crescendo allucinato e grottesco, a un tentativo di suicidio e, tra vita e
morte, chi incontrare nelle prime avvisaglie dell'aldilà, se non l'adorato
Mozart? Il romanzo si struttura in sette parti, delle quali le prime cinque
sono dedicate a ciascuno dei cinque sensi e le ultime due a un sesto e a un
settimo senso.
giovedì 1 ottobre 2015
Primavere e Autunni. Testi e disegni di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte (BECCOGIALLO)
“La storia di mio nonno
Wu – come le storie dei pionieri – ha contribuito ad aprire la via
dell’integrazione cinese nell’Europa contemporanea.” Wu Li Shan è un giovane
venditore ambulante di cravatte. Arriva a Milano nel 1931 da uno sperduto
villaggio di montagna della Cina orientale. In città sono appena terminati i
lavori della nuovaStazione Centrale e le vie sono piene di gente. Wu non conosce
l’italiano ed ha a malapena una stanza dove stare, ma quella città gli piace:
adora il rumore dei passi cadenzati sui marciapiedi , le carrozze sulle strade,
le chiacchiere delle belle signore che tengono i figli per mano. Prima che a
Milano Wu ha vissuto in altre grandi città, come Parigi e Amsterdam, eppure
comprende che è l’Italia il luogo che il destino ha scelto per lui e per il
futuro della sua famiglia. Da venditore ambulante a titolare d’azienda, dal
matrimonio con la sarta italiana Giulia alla Rivoluzione Maoista che lo
allontanerà per sempre dal paese natale, pagina dopo pagina la vita e le
imprese di Wu rinascono nella memoria del nipote per diventare finalmente una
storia universale.
La guerra piace a chi non la conosce di Erasmo da Rotterdam. A cura di Davide Canfora (Sellerio)
Dagli Adagia - raccolta
di proverbi e sentenze scelti da autori classici e commentati con grande
modernità - abbiamo tratto questa lunga e appassionata riflessione sulla guerra
dove Erasmo affronta una questione fondamentale: la guerra può essere giusta? La
violenza può essere giustificata? «Io,
devo dire, non condivido mai la guerra: neppure quella contro i Turchi. La
religione cristiana sarebbe messa davvero male, se la sua sopravvivenza
dipendesse unicamente da questi puntelli! Non ha senso attendersi che, a
partire da premesse ostili, le genti sottomesse diventino buoni cristiani: ciò
che si conquista con la violenza, lo si perde nello stesso modo [...]. “Ma
perché – sento dire – non dovremmo poter sgozzare quelli che vengono a
sgozzarci?”. A costoro rispondo: “Vi sembra davvero così inaccettabile che
altri siano più crudeli di noi? Allora perché non derubiamo chi ci deruba? E
perché non prendiamo a male parole uno per uno tutti quelli che ci offendono?
Perché non odiamo visceralmente tutti quelli che ci odiano?”». Sulla guerra, la
più ampia e pensosa riflessione degli Adagia – l’immenso commento ai proverbi
classici, e medievali, con cui Erasmo da Rotterdam getta il seme della tolleranza
in tempi che vedono avvicinarsi il bagno di sangue delle guerre di religione –
è costituita dalla discussione sul motto di Vegezio Dulce bellum inexpertis, in
cui il grande umanista cristiano sviluppa un anticipatore sistema pacifista,
svolgendo argomenti sul perché la guerra giusta semplicemente non esiste. «Di
fronte al meccanismo più perverso e distruttivo escogitato dalla mente umana –
osserva il curatore Davide Canfora – l’unico antidoto possibile, dal punto di
vista del letterato e sacerdote Erasmo, è rappresentato dalla parola».
mercoledì 30 settembre 2015
Chakra Ruote di Vita di Anodea Judith (Bis Edizioni)
Elemento fondamentale
della natura, la ruota è il cerchio della vita che fluisce in tutti gli aspetti
della nostra esistenza. In ciascuno di noi ruotano sette centri di energia,
detti chakra. Vorticante intreccio di forza vitale, ciascun chakra riflette un
aspetto della coscienza essenziale per la nostra vita. Insieme, i sette chakra
formano una profonda formula di completezza che integra mente, corpo e spirito.
I chakra costituiscono uno strumento potente per la crescita personale e
planetaria. Il nostro corpo è un veicolo di coscienza e i chakra sono le ruote
della vita che permettono a questo veicolo di muoversi – attraverso sfide,
sofferenze e trasformazioni. Quest’opera, la più importante mai scritta sui
chakra, rappresenta la mappa per poter realizzare il viaggio verso la
coscienza. Potete considerarla come un manuale d’istruzioni del sistema dei
chakra. Questa cartina, come qualsiasi altra mappa, non vi dirà dove andare, ma
vi aiuterà ad affrontare il viaggio che volete intraprendere attraverso
movimenti fisici, esercizi di yoga, meditazioni poetiche e visualizzazioni. Aumenta
la tua energia, sviluppa l’intuito, apri il cuore all’amore, accresci la tua
creatività e realizza i tuoi sogni con i chakra.
Tonno e pescespada. Storia e gastronomia con 300 ricette di Ottavio Cavalcanti (Rubbettino)
L'enorme, crescente
successo del tonno, non a caso associato al maiale del quale - com'è noto -
"non si butta niente", ha origini antiche e documentate, così come le
tecniche di pesca e conservazione che ne hanno favorito la presenza sulle
mense, salato e/o affumicato, già prima della versione in scatola.Documentate,
sin dalla più remota antichità, anche le tecniche di cattura del pesce spada,
inquadrabili in una dimensione non esageratamente mitica nel contesto
mediterraneo. Entrambi concorrono all'esaltazione dei piaceri della gola,
rifiutando da sempre, in anticipo sui tempi, permanenze lunghe su griglie o
fornelli; prestandosi entusiasticamente all'abbraccio di olio, vino, limone,
capperi, olive, aglio e cipolla, peperoncino, ortaggi e verdure, non esclusi
frutta e agrumi, il tutto all'insegna privilegiata degli aromi di prezzemolo,
basilico, origano e menta.
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