mercoledì 9 settembre 2015

Volevo essere Lady Oscar di Marie-Renée Lavoie (Sperling & Kupfer)



Il suo nome è Hélène, ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per sua sfortuna, vive però negli, anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di ferro. E poi c' è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime delusioni: sentire arrivare - come Lady Oscar - quel vento della rivoluzione che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto.

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I grandi romanzi d'amore - AA.VV. (Newton Compton)



L’amore in letteratura non è quello cortese delle liriche medievali, è assai più contrastato, tanto dalle consuetudini borghesi quanto dai tabù religiosi; è un sentimento che, imbrigliato, si ribella e viola le regole. Le opere qui raccolte ne raccontano il potente chiaroscuro, sia quando si tratti di un educato sogno matrimoniale che quando si ripercorra un rovinoso desiderio adulterino. Ragione e sentimento della Austen è imperniato sulle vicende sentimentali di due sorelle profondamente diverse tra loro: Elinor, la maggiore, segue i dettami della ragione; Marianne si abbandona agli impulsi del cuore. È invece il cupo Heathcliff al centro di Cime tempestose di Emily Brontë, con la propria disperata infelicità, in un romanzo che coniuga l’aspro realismo del quotidiano con misteriose e inquietanti tensioni onirico-simboliche, quasi da gothic novel. La lettera scarlatta che dà il titolo al libro di Nathaniel Hawthorne, è la «A» che l’adultera Ester Prynne è condannata a portare per mostrare la propria colpa e il proprio peccato nella puritana Boston. Combattuta tra l’amore per il figlio, il vincolo matrimoniale e la passione per un altro uomo, Anna Karenina sarà travolta da un conflitto tanto drammatico da trascendere i confini del personaggio per divenire emblematico. La Nanà di Zola è la storia di una donna, la donna di tutti, povera di talenti e di fortune ma ricca di bellezza e fascino, e del suo difficile tentativo di farsi strada nella buona società di Parigi. L’età dell’innocenza, con il quale la Wharton vinse il Pulitzer nel 1921, è un mirabile affresco della borghesia newyorchese di fine Ottocento, ottusa e moralista: è la storia sentimentale tra Newland Archer, brillante avvocato, e la contessa Ellen Olenska, cui inflessibili convenzioni impediscono di divorziare dal marito. Ancora un amore adultero, ancora un libro diventato leggendario, L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence: Connie Chatterley e il guardiacaccia Mellors si sono imposti nell’immaginario contemporaneo come modelli di una vitalità trasgressiva, intesa come ritorno alle energie della pura natura.

Austen, Ragione e sentimento • Brontë, Cime tempestose • Hawthorne, La lettera scarlatta • Tolstoj, Anna Karenina • Zola, Nanà • Wharton, L’età dell’innocenza • Lawrence, L’amante di Lady Chatterley

CONSIGLIO – GLI AMANTI DEI LIBRI
























“Lo siamo noi che scriviamo su questo sito, ma lo è anche chi legge le nostre pagine e senza questa caratteristica comune fondamentale il progetto che abbiamo avviato avrebbe poche possibilità di crescita. Il sito è nato negli ultimi mesi del 2010, quasi timidamente ma con la volontà di offrire una voce fresca nel panorama editoriale e subito gli è stata affiancata una pagina sul social network facebook. Consapevoli che internet offre già numerose risorse per chi va alla ricerca di informazioni su letture e fiere librarie, abbiamo deciso quindi di puntare sulla semplicità di informazioni e sul rapporto diretto con i lettori che possono segnalarci libri interessanti e nuove uscite incontrate lungo la via. Scrivere la recensione di un libro per noi significa anche lasciarsi interpellare dal testo pagina dopo pagina, magari dialogare con l’editore e avere l’occasione di incontrare l’autore. E questo era solo l’inizio… oggi infatti siamo cresciuti. Oltre all’omonima pagina facebook si sono affiancati profili sui social network Twitter (@amantilibri) e Pinterest. E’ inoltre presente su Youtube un nostro canale in cui è possibile trovare molti video frutti di nostri incontri. Per una facile navigazione sul nostro sito vogliamo spiegarvi come si suddivide. Sotto la barra principale sono indicate delle macro-sezioni in cui sono raggruppati tutti i nostri articoli per tipologia. Nella sezione dedicata alle “Recensioni” ogni giorno viene presentato un nuovo libro di una piccola o grande casa editrice. La domenica per “Pagine da chef” proponiamo anche un libro di ricette da noi letto e spesso sperimentato. “Interviste & Incontri” è invece la rubrica in cui si raccolgono diverse interviste e chiacchierate: “A tu per tu con…” e “Incontro con…” vedono in primo piano gli autori mentre “Tre domande a…” evidenzia la partecipazione di professionisti del settore editoriale. Infine, si trovano le “Anteprime”: ogni domenica segnaliamo tutti i libri in pubblicazione che escono in libreria la settimana successiva. Una sezione molto ricca è senza dubbio quella dedicata alle notizie. Un aggiornamento continuo di “News” e curiosità dedicato a chi desidera restare in contatto costante con il mondo dei libri e i suoi protagonisti. Sono presenti poi due rubriche seguitissime: “Oltre la penna“, in cui ogni settimana ospitiamo l’editoriale di uno scrittore e “Grandi riflessi”, che si propone come una chiave di lettura moderna dei classici più noti, curata da esperti di letteratura. Da ultimo le nostre partnership: la collaborazione con l’Incubatore del Salone del Libro di Torino, quella con il Premio Chiara, prestigiosa manifestazione letteraria che si svolge ogni anno a Varese e con GialloStresa, festival e premio letterario per racconti gialli che ha luogo nella splendida cittadina sul Lago Maggiore. Importantissimo per la navigazione e la ricerca di articoli meno recenti è il nostro archivio suddiviso in tre possibili strade di fruizione: Autori, Generi e Case Editrici. 

Manca solo una cosa: il nostro mitico staff. Ve lo presentiamo: Alessia Clapis, Andrea Micheli, Aurora Avanzi, Barbara Bottazzi, Cecilia Oliva, Chiara Barra, Clara Domenino, Cecilia Russo, Dario Ingargiola, Diletta Scaccabarozzi, Elena Cartotto, Eleonora Tagni, Elisa Armellino, Elisa Cugnasco, Erika Adale, Fabia Fleri, Gabriele Scandolaro, Gabriella Candela, Giovanna Capone, Ilaria Zambelli, Jacopo Ciravegna, Laura Colombo, Luca Sanguinetti, Luca Scognamiglio, Luigi Cruciani, Marco Cattaneo, Marina Martellato, Marta Quadranti, Marta Pianori, Martino Ciano, Matteo Fontana, Micol Rigamonti, Paola Marchisio, Riccardo Barbagallo, Sabrina Cerri, Sara Bauducco, Sara Cavalluzzo, Sara Pompili, Sara Papetti, Valentina Biffi, Vera Fossaluzza”.




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martedì 8 settembre 2015

Samsung Galaxy S6 edge+ : Official Introduction

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I capolavori della letteratura dell'Ottocento - AA.VV. (Newton Compton)



Geniale rappresentazione della disgregazione della società aristocratica settecentesca e del tramonto di un mondo, Le affinità elettive di Goethe cela in sé, sotto apparenze semplicissime, una malinconica riflessione sulla potenza dell’eros e sull’irreversibile scorrere del tempo, ma anche sul contrasto tra natura e istituzioni dell’uomo. Orgoglio e pregiudizio è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen: la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, è un vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della struttura narrativa e lo stile terso e smagliante. Vertice della letteratura italiana, la storia di Renzo e Lucia, don Abbondio e padre Cristoforo, don Rodrigo e l’Innominato ha appassionato generazioni di lettori, tanto che I promessi sposi di Manzoni occupa ancora oggi un posto del tutto speciale nelle biblioteche d’Italia. Moby Dick è l’opera più celebre dell’Ottocento americano: grande romanzo del mare, narra la drammatica sfida del Capitano Achab alla Balena Bianca, colosso marino ma anche creatura metafisica, figurazione dell’inconoscibile. La storia della caccia alla Balena Bianca diviene un’allegoria del destino dell’uomo. La pubblicazione di Madame Bovary fu il primo e più clamoroso caso di pubblica censura ai danni di un’opera moderna: la Emma di Flaubert divenne immediatamente il simbolo del disagio e dell’insofferenza borghese, vittima della sua stessa smaniosa irrequietezza. Uno dei più grandi capolavori della narrativa russa (e quindi di ogni tempo e Paese), Delitto e castigo è di sicuro il più celebre dei romanzi di Dostoevskij: il giovane Raskòlnikov uccide una vecchia usuraia, ma è tormentato dalla coscienza della colpa e del proprio fallimento. Il ritratto di Dorian Gray è considerato il romanzo simbolo del decadentismo e dell’estetismo. In esso Wilde dà vita a un mito destinato all’immortalità: il sogno di possedere un ritratto che invecchi al suo posto, assumendo i segni del tempo, diviene per Dorian Gray una paradossale, terribile realtà.

Goethe, Le affinità elettive • Austen, Orgoglio e pregiudizio • Manzoni, I promessi sposi • Melville, Moby Dick • Flaubert, Madame Bovary • Dostoevskij, Delitto e castigo • Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

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Il corpo infranto, di Francesca Mazzucato (Giraldi Editore). Intervento di Nunzio Festa



L'ultimo romanzo breve di Francesca Mazzucato, che abbiamo avuto il privilegio di leggere in antemprima grazie al coraggioso e dinamico editore emiliano Giraldi, titolato "Il corpo infranto", è carico dell'urgenza di scrittura, e dunque di vita - come la scrittrice c'ha insegnato -, che dalle posizioni transitorie della sospensione desiderosa portano nella fertilità assoluta della consumazione, per intero, dell'esperienza; con lo stile che Francesca Mazzucato da anni ci fa amare, quel sempre formoso punteggiare della parola descritta in ogni sua sfaccettatura: la linea oltrepassata dell'erotismo andato in letteratura. Ché Mazzucato è la penna italiana più importante del genere. Dove il corpo, ovviamente, è metafora del far tutto fino in fondo. Perfino quando per fine d'un amore oppure d'un rapporto tutto d'affinità sessuale, il corpo chiaramente si ripresenta con le sue ammaccature e le troppe lesioni. L'opera sarà in libreria a ottobre. Ma è già disponibile in versione e-book. Per presentarla l'autrice ha parlato della narrazione di "desideri sublimi o mortali, assenza di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finché io stessa non ho fatto a essi ricorso". Perché Il corpo infranto, appunto, racconta: "una storia vera, nuda, violenta d'amore, violenta di mancanza, piena di assoluto e di dolore, assetata d'intimità, pietosa, erotica, patetica, slabbrata, patologica, mistica, banale". Tra Parigi, Amsterdam e infine pure tutti i luoghi possibili. Dove però è un aggettivo, usato anche da Francesca Mazzucato stessa, a far da riferimento: "slabbrata". Dove insomma la frugalità delle mani che prendono e invadono non è fugacità. Ma voglia di possedere senza confini. Dentro una notte lunghissima. E gravida di cattivi ma amabili pensieri. Praticati, certo. "Si tratta di un romanzo scritto, dopo, nelle brasserie di Parigi, con furia, bisogno, febbre e non mi ha lasciata indenne, anzi. Ancora fragilissima e convalescente", parole di Mazzucato. Scrittrice prolifica e attenta traduttrice, Francesca Mazzucato nuovamente c'invita a sentire l'abisso dell'erotismo. Quando il corpo diviene unico elemento con la storia. Tradotta in Francia, Germania, Grecia, Spagna e Usa, Mazzucato collabora a magazine, siti internet e riviste letterarie italiane e straniere. Oltre a essere tra le fondatrici e direttrice editoriale di Errant Editions Small Ditigal Publisher (www.pinterest.com/erranteditions/).

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