mercoledì 11 novembre 2015
Guida alla letteratura erotica. Dal Medioevo ai nostri giorni di Alessandro Bertolotti. In libreria per Odoya dal 29 novembre 2015
Quando Defoe scrisse
Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders nel 1722, nessuno avrebbe pensato
che negli anni dieci del secondo millennio le sorti dell’editoria mondiale
sarebbero state risollevate dalla letteratura erotica. Le sfumature di grigio,
nero rosso e rosa delle pubblicazioni dai contenuti osé hanno iniziato a
deliziare il genere umano parecchi secoli fa. Epoca topica da cui parte la
cavalcata di Bertolotti: il Medioevo, periodo in cui la satira sulle abitudini
licenziose degli uomini di chiesa rappresentava il leitmotiv dei racconti
sessualmente espliciti. La derisione del potere costituito era già allora una
delle funzioni cardine di questo tipo di narrazione. Suddivisa per tematiche
più che per ordine cronologico, questa Guida completissima e raffinata, anche
nel ricercato corredo iconografico, comprende sia le pubblicazioni conosciute
solo dai cultori del genere che i testi arcinoti visti sotto la lente
dell’eros. Se si valorizza l’opera fortemente erotica di Elfriede Jelinek,
Pierre Louÿs o Pittigrilli (forse sconosciuti ai più), si nota come opere
arcinote come Il Simposio di Platone, Delitto e castigo di Dostoevskij o
l’opera di Tondelli parlino anche di sesso. Ma al di là della funzione di
ricettacolo di spunti per scegliere il meglio delle letture “piccanti” di ogni
età, questo libro traccia un argutissimo parallelo tra letteratura erotica e
spirito dei tempi. Se il grande Boccaccio ritenne che la sessualità fosse parte
della natura e non andasse nascosta, a cavallo tra Sette e Ottocento il
bistrattato (ma anche idolatrato) divin Marchese, si attagliava perfettamente
alla cogerie di poeti e romanzieri che trovavano repellente la stessa natura
umana e che nel suo lato oscuro trovavano fonte di ispirazione. Certo alcune
epoche furono più “erotiche di altre” per esempio il Settecento in Francia fu
spesso proclamato l’epoca del libertinaggio: la stessa corte portava avanti
l’idea di dissolutezza che permise poi ai rivoluzionari di dipingere i nobili
come esseri lascivi e perversi. Quello che accadde in seguito con le immagini
cinematografiche, avvenne con la letteratura in tempi più remoti: da un lato si
cercava di proibire la circolazione di romanzi “dai contenuti espliciti”,
mentre dall’altro, quando “non appena si diffondeva la notizia del loro
sequestro, editori e tipografi brindavano e ristampavano, certi del successo”. Il
periodo fascista e la prima metà del Novecento videro una produzione ampia a
livello europeo (D’Annunzio, Marinetti, Miller, Barnes, Nin), mentre gli anni
cinquanta in America furono un periodo “moscio”: la società del Secondo
Dopoguerra andava basata sulle salde fondamenta della famiglia. Ci avrebbero
pensato poi Ginsbeg, Borroughs e i beat a urlare tutta la loro ansia di
liberazione poetica e erotica. Bertolotti, che ha già pubblicato svariati libri
a tema in Francia ed è uno dei massimi collezionisti mondiali di libri di
immagini erotiche, ha distillato un volume imperdibile: l’apparato iconografico
che costella il testo impreziosisce il volume, già di per sé molto evocativo e
completo.
Alessandro Bertolotti (1960), scrittore e
regista (per la RAI), è considerato uno dei più grandi collezionisti di
letteratura erotica. È autore di Livres de nus (2007), storia dei libri
fotografici di nudo, pubblicato con successo in Francia, Italia e Stati Uniti.
Nel recente Curiosa. La Bibliothèque érotique (2012) ha raccontato i libri più
rari della sua collezione.
martedì 10 novembre 2015
lunedì 9 novembre 2015
venerdì 6 novembre 2015
Mele bianche di Jonathan Carroll (Fazi Editore).
Vincent Ettrich ha poco
tempo. È morto ma è stato riportato in vita per salvare suo figlio dalle forze
del caos che vogliono evitare che nasca. Perché il figlio di Vincent, ancora
solamente un feto, è destinato a essere il salvatore dell’universo. Vi sembra
strano? Be', questo è solo l'inizio: benvenuti in uno dei più affascinanti e
originali romanzi degli ultimi anni, dove Dio è un mosaico, Caos è un tipaccio
grasso che va in giro in smoking e la Morte è una lezione di vita da cui
apprendere cruciali informazioni su se stessi e sul mondo, un mondo popolato da
personaggi che toccano dritto al cuore: Vincent Ettrich è un simpatico
dongiovanni che ha pochi giorni a disposizione per ricordarsi la lezione
imparata nell'aldilà e tramandarla al figlio perché venga mantenuto l'ordine
nell'universo; Isabelle Neukor è il grande amore di Vincent, che porta in
grembo il Predestinato col quale ha imparato a comunicare nei modi più
imprevedibili, e Coco è il bellissimo angelo che deve guidare Vincent in questa
missione ma che finirà suo malgrado per innamorarsi di lui. Tra curiose
metafore e rivelazioni illuminanti, Mele bianche, il romanzo più apprezzato di
Jonathan Carroll, alterna momenti di puro divertimento ad altri di
agghiacciante terrore: un romanzo cult, che continua a essere considerato uno
dei libri più originali del XXI secolo.
Jonathan Carroll
Americano ma residente a Vienna, è considerato uno dei più originali e
visionari scrittori viventi. I suoi fan vanno da Terry Gilliam a James Ellroy,
da Jonathan Lethem a Niccolò Ammaniti, da Sting a Stephen King.
giovedì 5 novembre 2015
La ragazza sull'aquilone, di Carmen Pafundi (Altrimedia Edizioni). Intervento di Nunzio Festa
Lupo
Morgante, novantenne, vedovo, scorbutico, ex insegnante di matematica e già
talent scout della Morgante Edizioni (libri per ragazzi, fiabe), una tranquilla
mattina d’estate del 2012 scompare dalla sua casa romana; portandosi soltanto
il dipinto, logo della Morgante, La ragazza sull'aquilone, realizzato dal
talentuoso Ermes Volo su richiesta del fondatore delle Edizioni. Comunque con
una telefonata i due figli di Lupo sono informati che l'uomo non si trova in
Lucania, sua terra d’origine, ma su di un’isola della Puglia: Segezia, detta
anche L’isola degli aquiloni, e che lì, il professore, conosciuto da tutti
anche come "il continentale", v'abitava, sebbene saltuariamente, da
più di cinquant’anni. Dei figli lo raggiunge Erminia, con la quale va meno
d’accordo, perché l’ha delusa, avendo scelto d'essere un’autrice e
illustratrice di fiabe; ciononostante sa come parlargli, perché ha più
sofferenza nel cuore, essendo madre d'una bambina disabile, per questo
abbandonata dal marito. Arrivata sull’isola, Erminia resta affascinata dalla
meraviglia di Segezia e dei suoi abitanti. E soprattutto sarà sconvolta da
un'altra grande verita. Siamo al terzo romanzo, per quest'autrice foggiana
d'origni basilische. Sempre presso la materana Altrimedia Edizioni, infatti,
Pafundi aveva esordito da "Un albero di cachi sono stata". Seguito da
"Le donne della Merceria Alfani". Zeno De Blasi in Un albero era un
medico geriatra che aveva trasformato il suo reparto di Geriatria in un mondo
fantastico, per far star meglio i degenti. Tutto tranquillo, almeno sino
all'apparire dell'Adele che con lui c'entra moltissimo. Mentre con Le donne
conosciamo la storia d'una bottega di Montelucano, che si fa diretto parallelo
con la saga tutta al femminile della famiglia Alfani. In ogni libro, Carmen
Pafundi infila elementi di stupore associati al fumo lontano per fortuna
dell'elaborazione del dolore. "La ragazza sull'aquilone" è un altro
mondo fantastico, che prevede la fantasia della realtà. Il giusto sentimento
che ogni romanzo deve tener dentro.
mercoledì 4 novembre 2015
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