Incontro con la poesia
di Pietro Berra (Italia) e letture dal suo ultimo libro “Ode al vento” (Una
historia de antipodas) edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno . Presenta:
Mariagrazia Muscatello
Martedì 17 maggio, ore
19, Fondazione Pablo Neruda / Casa museo La Chascona, Fernando Márquez de la Plata 0192, Barrio
Bellavista, Providencia (Santiago de Chile)
La sesta raccolta di
poesie di Pietro Berra, con testo a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno
Mario Castro e di Mirna Ortiz, è un viaggio sentimentale, letterario e
metaforico tra due paesi, l’Italia e il Cile, lontani geograficamente, ma
sornpredentemente vicini dal punto di vista umano. Una ricerca di luoghi
dell’anima, seguendo l’ispirazione dell’amore, dei paesaggi, della poesia (di
Pedro Salinas e Pablo Neruda, in particolare) e degli emigranti del secolo
scorso. “Ode al vento (Una historia de antípodas)” (42 pagine, 7 euro) del
comasco Pietro Berra, alla sua diciannovesima pubblicazione in volume, la sesta
in versi, propone un viaggio tra l’Italia e il Cile, che combina sogno e
realtà, richiami poetici (un’eco di Neruda è presente, non a caso, fin dal
titolo) e affettivi (la donna amata, che sulle ali della poesia si è trasferita
da Santiago al lago di Como), stagioni della natura e della creatività umana,
storie d’amore e di emigrazione. Il libro è inserito nella collana di poesia
delle edizione I Quaderni del Bardo Edizioni curate da Stefano Donno, che
puntano a recuperare il valore umano e sociale della parola poetica, vivendo
nel rapporto diretto tra l’autore e il suo pubblico, fatto di incontri, più che
di semplici presentazioni, anche a domicilio. E da una serie di incontri è nato
questo libro: in primis quello tra Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti
cieli guardavano / la stessa luna di novembre. // Lui dalla terrazza sospesa /
tra il castello del Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del
centro /commerciale di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive tra la Svezia
e la Romania) Mario Castro Navarrete, curatore della traduzione dei testi in
castigliano con la collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi
incontri il grande poeta spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas
(Mirna gli ha dedicato un gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza
prima di quelli materiali) cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I
cieli sono uguali / guardarli ci avvicina”). Le poesie sono tutte inedite,
tranne una: la già citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre fu
lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e
italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande
sta organizzando da 15 anni nelle città che subirono ben altri bombardamenti
durante le guerre. In quell’occasione di realizzò il finale, in qualche modo
profetico, della poesia: “La notte che taglieranno il cielo / con un aereo per
abbracciarsi / dall’altro lato del sipario / alzate la testa ai sogni: / sul
mondo pioveranno bombe / di poesia”. Così come sono diventati materia e storia
i versi della poesia che dà il titolo al libro, simbolicamente riportati sul
risvolto di copertina: “Vento il mio cuore a forma di foglia / fallo volare
fino alla casa / di Neruda, fa’ che si posi sul mosaico / del pavimento accanto
ai miei piedi”. Un libro che è testimonianza della forza vitale della parola
poetica e invito a seguirla con l’anima e anche con il corpo.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
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