martedì 2 febbraio 2016

Eliana Forcignanò con Guerrigliera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) a La Bambola di Kafka (Lecce)





















La Bambola di Kafka in via Giuseppe Palmieri 37 a Lecce ospita il 5 febbraio 2016 ore 20,30  la nuova raccolta poetica di Eliana Forcignanò dal titolo Guerrigliera (iQdB Edizioni di Stefano Donno). Dialogherà con l’autrice Carlo Corigliano. Scrive Mauro Marino nell’introduzione: “Questa è poesia guerrigliera, muove all'attacco, porta il colpo dove è utile e necessario portarlo e le emozioni temprano un sentire desto, sempre presente: sempre vivo! Conosco da tempo l'esercizio poetico di Eliana Forcignanò, la ricerca che muove le sue parole, la saggezza con cui calibra la sua conoscenza di filosofa. La poesia è alleata della filosofia, è spalla parlante del pensiero, voce e mano, strumento dell'agire, del divulgare in "basso" ciò che l'animo muove. Poesia efficace di chi conosce le parole e sa usarle, sa metterle nel suono per mutarle in coro.” I versi : “Se un giorno cercherete i poeti // quando dispersi e amareggiati // vi volgerete alla vostra vita // trovandola vuota vana vecchia // non rovistate tra gli scaffali // delle pubbliche biblioteche. // Non vi spaventino // pagine spesse e polverose. // Non perdetevi nelle grandi // rivendite alla moda luccicanti // di ultime novità editoriali. // Non consultate l’antiquario // pronti a pagare a peso d’oro // il volume autografato. // Se mai cercherete i poeti // pescate nelle vostre case // qualche strano libro dimenticato // una vecchia antologia di scuola // l’opuscolo che vostro padre pagò // tremila lire alla festa patronale. // Cominciate da quelle poche righe // mischiate nomi noti e senza gloria // scegliete un verso e scrivetelo // su un pezzo di carta inutile // mandatelo a memoria. // Perché i poeti sono inutili // se qualcuno non li ricorda // almeno per un verso. // Perché non tutti i poeti // campeggiano nelle letterature // togate e illustri. // Perché non tutti i poeti // sono morti poveri o suicidi. // Se un giorno cercherete i poeti // cercate quei pazzi che negano // di scrivere per cambiare il mondo”
Eliana Forcignanò, poetessa e prosatrice, è nata nel 1983 a Lecce ove tuttora risiede. Laureata in Storia della Filosofia, è attualmente iscritta all’Albo dei pubblicisti di Puglia: si dedica al giornalismo, collaborando con varie testate locali, da quando aveva diciotto anni, e alla scrittura creativa da sempre. Ha esordito nel 2007 con “Fiabe come rondini” (Lupo Editore) e nel 2011 “Fiato Corto” per LietoColle Libri. S’interessa di letteratura, psicologia, sociologia. Un suo saggio sull’antipsichiatria nel Sessantotto è apparso nel bollettino del Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa di Firenze.

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Storia della conquista del west di Jacques Chastenet (Odoya)



Jacques Chastenet racconta la storia della lunga marcia verso il West, quella corsa irrefrenabile che, in tre secoli, ha portato alla colonizzazione dei futuri Stati Uniti dalle coste atlantiche fino a quelle del Pacifico attraverso incredibili avventure. Sono narrate le varie fasi di questa conquista, le tracce indelebili della sfida alla Frontiera che hanno segnato la mentalità e la psicologia del popolo americano. L’autore non evita di soffermarsi sugli aspetti anche più bui di questa grande epopea, intrisa di violenze e inganni, che hanno portato alla progressiva eliminazione dai territori dei suoi antichi abitanti: i pellerossa. Si scoprirà come i nomi di Pocahontas, Tecumseh, Toro Seduto e molti altri rimangano scritti in modo indelebile nella storia di un popolo grandioso e sconfitto. Lungo il percorso, si conoscono da vicino diversi protagonisti: coloni richiamati a gran voce dal miraggio dell’oro e delle terre coltivabili, infaticabili mormoni, avventurieri romantici come Davy Crockett e pistoleri quali “Wild Bill” Hickok e Calamity Jane; personaggi ritratti sullo sfondo dello sterminato paesaggio americano, tra i canyon del Colorado e la polvere della Valle della Morte, tra le promesse del Nuovo Mondo e la disillusione di terre dure, ostili e spietate. Il lettore scoprirà così una realtà ben diversa dalle consuete rappresentazioni cinematografiche, letterarie e fumettistiche, anche se non meno suggestiva. Riccamente documentato con rigore scientifico, La conquista del West è accompagnato da un ricco apparato iconografico che comprende mappe, illustrazioni, dipinti e disegni.  

Jacques Chastenet (1893-1978) è stato storico, giornalista, diplomatico e scrittore di grande fama internazionale, eletto all’Accademia di Francia nel 1956. Collaboratore di molti periodici tra i quali Écrits de Paris ed Exil et liberté. Membro del Comitato Superiore del Centro di Studi Avanzati americani e del Conseil français du Mouvement européen, è stato anche presidente della Lega europea per la cooperazione economica, del Comité France-Amérique e della Société historique et archéologique de Libourne. Numerosissime le sue pubblicazioni.

lunedì 1 febbraio 2016

ATTACCO AL POTERE 2 con Aaron Eckhart, Gerard Butler - Trailer italiano ...

Alessandra Peluso con Happy Different (iQdB Edizioni di Stefano Donno) al Fondo Verri di Lecce



Come è costume al “Fondo Verri” di Mauro Marino e Piero Rapanà si veicola cultura e questa sera l’incontro sarà dedicato alla filosofia del benessere, per una felicità diversa, con Alessandra Peluso e il suo saggio “Happy different. Per una filosofia del benessere” (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Sarà una felice conversazione con Marcello Aprile e Antonio Errico, insieme ai lettori e curiosi di “Happy different”.
VI ASPETTIAMO: Venerdì 5 febbraio 2016, ore 19.30 - Fondo Verri - via S. Maria del Paradiso - Lecce.
HAPPY DIFFERENT: un modo diverso per essere felici, una felicità differente, o un differente modo di approcciarsi alla felicità. Quante possibilità ci presenta la vita, molteplici soluzioni: sta a noi scegliere quella più adeguata per renderci felici. Nella complessità dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il pensiero attraverso un excursus storico-filosofico sia un potente strumento per una vita consapevole. A sostegno di ciò, l'individuo, conoscendo il proprio Io e l'inconscio, diventa il protagonista della vita e non più la vittima; ecco allora, che, per scongiurare quest'ultima condizione, gli si offre l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica, o al filosofo, o alla Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di se stesso. Attrae  persone, crea relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole la mente umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi essere Happy Different!!!

Alessandra Peluso è nata a Leverano (Lecce), filosofa, poetessa, critico letterario. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica e Filosofia politica). Scrive per “Affari Italiani”, “Corriere Salentino”, e per la rivista "Filosofia e nuovi sentieri /ISSN 2282-5711". Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie. In diverse pubblicazioni scientifiche si è occupata di Simmel e Camus. La prima raccolta di versi è “Canto d'Anima Amante” nel 2010 per Luca Pensa Editore a cui è seguita nel 2013 "Ritorno Sorgente" per LietoColle.

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giovedì 28 gennaio 2016

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Space is the Place. Storie di spazio, storie di spazi di Massimo Padalino. In libreria per Meridiano Zero il 10 febbraio 2016



Piccola co(s)mica considerazione: quando nasce una stella sono sempre in pochi ad accorgersene. Perché nel mondo così come nel cielo ce ne sono già tante, che una in più o in meno non fa poi tanta differenza. Poi quella stella comincia a brillare. Forte. Sempre più forte. Finché nessuno potrà più ignorarla e tutti la guarderanno con co(s)mica ammirazione. Ebbene, è in questo preciso istante che la parola stella diventa una metafora spaziale, poiché, oltre ai corpi celesti, comincerà a indicare le persone baciate dal destino, dalla fama, dalla santità, le belle donne, i begli uomini eccetera. Space is the Place è un oggetto letterario non identificato. Sorvola i cieli della letteratura rock come lo potrebbe fare un libro di Greil Marcus (vedi alla voce Lipstick Traces, ma togli punk e inserisci space rock). Space is the place è anche il titolo di un film «piuttosto facile da riassumere: dopo aver vagato nello spazio per anni a bordo di un razzo alimentato a musica, Sun Ra individua un pianeta che ritiene adatto alla rinascita della razza nera. Tornato sulla Terra, si ritrova nella Oakland del 1972 o giù di lì (dove le Pantere Nere sono nel mirino della polizia e dell’FBI). Per tutto il film Sun Ra lotterà contro il Sorvegliante, un demoniaco giocatore di carte che sfrutta la schiavizzazione del popolo nero. Sun Ra prometterà un “alter-destino” a chi vorrà seguirlo nello Spazio, ma il Sorvegliante, l’FBI e la NASA lo costringeranno ad abbandonare la Terra». Non solo Sun Ra è uno degli esponenti dello space rock tra i più citati nel volume, ma anche la trama del film –  utopica, visionaria e fuori di testa – ben rappresenta il lavoro di Padalino. Lasciati perdere i Beatles (che escono dalla porta per rientrare dalla finestra) e Vinicio Capossela (in questo caso definitivamente), l’autore parte a razzo nel cosmo della cultura e traccia legami tra 1) alcune concezioni della fisica contemporanea 2) alcuni topoi della fantascienza 3) alcune scoperte della tecnica musicale (il Theremin, il Moog, il Synth, l’Intonarumori di Luigi Russolo) 4) alcune visioni dell’urbanistica 5) alcune scoperte della NASA (il suono delle costellazioni e l’International Space Orchestra) e la musica. Definire quindi queste coltissime pagine “un saggio sullo space rock” è un insulto al libro e all’autore. Certo c'è molto su questo genere musicale, ma la prosa è diversa, magmatica: basti leggere le quattro "pennellate" con cui si dipinge quell’attimo di storia in cui una major decide di pubblicare il brano cosmico per eccellenza: Space Oddity di David Bowie.
«Il pianeta Terra è blu/E non c’è niente che io possa fare.
A dire il vero, qualcosa ci sarebbe, vero, David Robert Jones? Perché la tua storia ha qualcosa di davvero spaziale, che noi racconteremo così: Londra, maggio 1969. Dopo l’iniziale freddezza verso quella canzone, la Mercury Records ha finalmente deciso: il primo a registrarla sarai tu (che poi ne saresti l’autore). Bella mossa, Mr Jones, specialmente alla luce di quanto stiamo per scoprire. Suppergiù fra sessanta giorni, per l’esattezza martedì 20 luglio, accadrà un evento di portata… spaziale. Che notiziona, ragazzi! Ma le belle notizie non finiscono qui: “Ho appena ricevuto una lettera” ricorderà un giorno David-nessuno-mi-conosce-Bowie (alla vigilia della sua stratosferica trasformazione in David-tutti-mi-amano-e-mi-adorano-Bowie), “dice che vogliono pubblicarla come singolo”».
Coinvolgente, psichedelico, zeppo di riferimenti (tra gli altri compaiono John Cage, Albert Einstein, Lewis Carroll, Iannis Xenakis, David Byrne, gli Swan, Stockhausen…) la lettura di questo libro è controindicata per chiunque soffra di vertigini. È invece indicatissima per coloro che adorano la sensazione di risucchio nello stomaco e gli space trip in genere. Massimo Padalino ha collaborato con magazine musicali e quotidiani come Blow Up, Rockerilla, Il Mucchio Extra e il Manifesto; è stato redattore della webzine Movimenta e del digital magazine SentireAscoltare. Ha partecipato al volume collettivo Rock e altre contaminazioni: 600 album fondamentali (Tuttle Edizioni 2003); ha pubblicato due volumi con i testi commentati dei Beatles e una fortunata biografia su Vinicio Capossela. Vive a Torviscosa (UD). 

mercoledì 27 gennaio 2016

1981: UN'INDAGINE A NEW YORK (A Most Violent Year) Trailer Ufficiale - J...

La notte di Milano sa essere buia, l’uomo cattivo, il destino crudele. Questo libro lo è ancora di più. “Milano disco inferno” di Riccardo Besola in libreria dal 28 gennaio per Novecento Editore



In una sera d’estate del 1975 in una stamperia di vinili, l’operaio Mario Spitz incide un codice alfanumerico alla fine del solco di un disco. Un uomo al suo fianco lo osserva con attenzione. La piccola ditta è deserta, è l’orario di chiusura. Bruno Moriago, un collega di Spitz, entra nel locale, e da quel momento in poi le cose precipitano, stravolgendo il destino dei protagonisti. Qual è il significato del codice? Perché una banda criminale e alcuni poliziotti vogliono entrarne in possesso a ogni costo? La spasmodica ricerca del disco scatenerà un vero e proprio inferno. Scordatevi i buoni e i cattivi: è una caccia al tesoro in cui vince chi resta vivo.
Perché vale la pensa di leggere Milano disco inferno? Perché è un noir ambientato in una Milano degli anni Settanta incredibilmente attuale. Perché è una storia diversa. E come tutte le storie diverse ha qualcosa di eccezionale. Perché Riccardo Besola si conferma un autore abile, istintivo e con una scrittura pungente e diretta.
 COME COMINCIA - Mario Spitz era in piedi. Stava incurvato su di un disco in vinile fissato a uno strano ripiano. Nella mano destra stringeva un punteruolo molto affilato, poco meno di un bisturi. Una piastra di metallo era agganciata per il vertice a una robusta staffa che sormontava il vinile, e sorreggeva l’avambraccio con cui Mario Spitz stava incidendo. I suoi occhiali erano appesi a una catenella di plastica, prigionieri tra il bancale di lavoro e la stoffa blu del camice. Un monocolo, simile a quello che usano orafi e orologiai, era appoggiato, quasi incassato, al suo occhio sinistro. Una guaina leggermente consunta, di pelle, era calzata intorno alla lente circolare per facilitare l’aderenza all’orbita oculare. Il suo collo era piegato, la mano ferma e attenta.

Riccardo Besola è nato a Milano nel 1974. Lavora nel settore pubblicitario televisivo. Ha pubblicato Nera la notte (Rai Eri, 2011, vincitore del Premio NarreRai), Piombo, Mala Femmina e Al bar con le ragazze (Eclissi editrice 2011, 2012, 2014). Con Andrea Ferrari e Francesco Gallone ha scritto Operazione Madonnina, Operazione Rischiatutto e Il colosso di corso Lodi (Fratelli Frilli editore, 2013, 2014, 2015), oltre ai racconti presenti nelle antologie Un giorno a Milano, Una notte a Milano (editi in questa collana, 2013, 2014), e Giallo Metropoli (Piemme, 2015).