Dagli Adagia - raccolta
di proverbi e sentenze scelti da autori classici e commentati con grande
modernità - abbiamo tratto questa lunga e appassionata riflessione sulla guerra
dove Erasmo affronta una questione fondamentale: la guerra può essere giusta? La
violenza può essere giustificata? «Io,
devo dire, non condivido mai la guerra: neppure quella contro i Turchi. La
religione cristiana sarebbe messa davvero male, se la sua sopravvivenza
dipendesse unicamente da questi puntelli! Non ha senso attendersi che, a
partire da premesse ostili, le genti sottomesse diventino buoni cristiani: ciò
che si conquista con la violenza, lo si perde nello stesso modo [...]. “Ma
perché – sento dire – non dovremmo poter sgozzare quelli che vengono a
sgozzarci?”. A costoro rispondo: “Vi sembra davvero così inaccettabile che
altri siano più crudeli di noi? Allora perché non derubiamo chi ci deruba? E
perché non prendiamo a male parole uno per uno tutti quelli che ci offendono?
Perché non odiamo visceralmente tutti quelli che ci odiano?”». Sulla guerra, la
più ampia e pensosa riflessione degli Adagia – l’immenso commento ai proverbi
classici, e medievali, con cui Erasmo da Rotterdam getta il seme della tolleranza
in tempi che vedono avvicinarsi il bagno di sangue delle guerre di religione –
è costituita dalla discussione sul motto di Vegezio Dulce bellum inexpertis, in
cui il grande umanista cristiano sviluppa un anticipatore sistema pacifista,
svolgendo argomenti sul perché la guerra giusta semplicemente non esiste. «Di
fronte al meccanismo più perverso e distruttivo escogitato dalla mente umana –
osserva il curatore Davide Canfora – l’unico antidoto possibile, dal punto di
vista del letterato e sacerdote Erasmo, è rappresentato dalla parola».
giovedì 1 ottobre 2015
mercoledì 30 settembre 2015
Chakra Ruote di Vita di Anodea Judith (Bis Edizioni)
Elemento fondamentale
della natura, la ruota è il cerchio della vita che fluisce in tutti gli aspetti
della nostra esistenza. In ciascuno di noi ruotano sette centri di energia,
detti chakra. Vorticante intreccio di forza vitale, ciascun chakra riflette un
aspetto della coscienza essenziale per la nostra vita. Insieme, i sette chakra
formano una profonda formula di completezza che integra mente, corpo e spirito.
I chakra costituiscono uno strumento potente per la crescita personale e
planetaria. Il nostro corpo è un veicolo di coscienza e i chakra sono le ruote
della vita che permettono a questo veicolo di muoversi – attraverso sfide,
sofferenze e trasformazioni. Quest’opera, la più importante mai scritta sui
chakra, rappresenta la mappa per poter realizzare il viaggio verso la
coscienza. Potete considerarla come un manuale d’istruzioni del sistema dei
chakra. Questa cartina, come qualsiasi altra mappa, non vi dirà dove andare, ma
vi aiuterà ad affrontare il viaggio che volete intraprendere attraverso
movimenti fisici, esercizi di yoga, meditazioni poetiche e visualizzazioni. Aumenta
la tua energia, sviluppa l’intuito, apri il cuore all’amore, accresci la tua
creatività e realizza i tuoi sogni con i chakra.
Tonno e pescespada. Storia e gastronomia con 300 ricette di Ottavio Cavalcanti (Rubbettino)
L'enorme, crescente
successo del tonno, non a caso associato al maiale del quale - com'è noto -
"non si butta niente", ha origini antiche e documentate, così come le
tecniche di pesca e conservazione che ne hanno favorito la presenza sulle
mense, salato e/o affumicato, già prima della versione in scatola.Documentate,
sin dalla più remota antichità, anche le tecniche di cattura del pesce spada,
inquadrabili in una dimensione non esageratamente mitica nel contesto
mediterraneo. Entrambi concorrono all'esaltazione dei piaceri della gola,
rifiutando da sempre, in anticipo sui tempi, permanenze lunghe su griglie o
fornelli; prestandosi entusiasticamente all'abbraccio di olio, vino, limone,
capperi, olive, aglio e cipolla, peperoncino, ortaggi e verdure, non esclusi
frutta e agrumi, il tutto all'insegna privilegiata degli aromi di prezzemolo,
basilico, origano e menta.
Filosofia della cura di Luigina Mortari (Raffaello Cortina Editore)
Esistono cose
essenziali per la vita umana. La cura rientra nell’ordine delle cose
essenziali, perché per dare forma al nostro essere possibile dobbiamo aver cura
di noi, degli altri e del mondo. Il nostro modo di stare con gli altri nel
mondo è intimamente connesso con la cura che abbiamo ricevuto e con le azioni
di cura che mettiamo in atto. Siamo quello che facciamo e quello di cui abbiamo
cura. È irrinunciabile aver cura della vita, per conservarla nel tempo, per
farla fiorire e per riparare le ferite dell’esserci. Poiché la vita umana è
fragile e vulnerabile, il lavoro di cura è intensamente problematico; il primo
compito di una filosofia impegnata a cercare la misura di senso dell’esperienza
consiste dunque nel prendere in esame il fenomeno della cura al fine di
comprenderlo nelle sue qualità essenziali. Si tratta di comporre, secondo il
metodo fenomenologico, una teoria descrittiva della cura che possa costituire
lo sfondo per disegnare una valida politica dell’esperienza.
Luigina Mortari è
professore ordinario all’Università di Verona, dove dirige il Dipartimento di
Filosofia, Pedagogia e Psicologia. Insegna Epistemologia della ricerca
qualitativa alla Scuola di Medicina e Chirurgia della stessa università. Da
tempo si occupa di teoria e pratica della cura, tema sul quale ha pubblicato
studi di carattere sia teoretico sia empirico. Nelle nostre edizioni è uscito A
scuola di libertà (2008).
martedì 29 settembre 2015
La Dieta Mediterranea Alcalina per essere longevi e in salute. Per essere longevi e in salute di Rocco Palmisano e Giuseppe Palmisano (Bis Edizioni)
Finalmente un libro
pratico, nonostante la veste gourmet molto ricercata, che vi guiderà giorno
dopo giorno e mese dopo mese ad alimentarvi nel rispetto dell'equilibrio
acido-basico dell'organismo prestando attenzione al gusto, alla vitalità degli
alimenti e rispettando il ciclo produttivo naturale delle stagioni. Gli autori
hanno voluto con il presente progetto alimentare unire i benefìci accertati
della classica Dieta Mediterranea a quelli della più attuale Dieta Alcalina,
non trascurando le moderne conoscenze sui nuovi metodi di cottura meno
aggressivi e rispettosi delle sostanze organolettiche come la cottura sottovuoto
e/o a bassa temperatura, e la cottura a raggi infrarossi lunghi. L'impostazione
del libro e le ricette, ivi contenute, sono frutto dell'esperienza di due
grandi professionisti, ognuno nel proprio settore, il Dott. Rocco Palmisano (il
pioniere dell'acqua alcalina in Italia nonché esperto naturopata) e lo Chef
Giuseppe Palmisano, non conosciuto dal grande pubblico ma amatissimo da tutti i
suoi clienti ed amici. Con la scelta e la sequenza delle portate gli autori
hanno voluto assicurare i massimi bisogni nutritivi del corpo ma senza
sacrificare il piacere della tavola. Con la presenza di fotografìe, disegni e
colori gli autori sperano di soddisfare anche il vostro gusto estetico. Questo
libro nasce come completamento dei precedenti libri pubblicati a cura del Dott.
Rocco Palmisano sul tema dell'alcalinità; grazie ad esso sarà possibile, anche
per i meno esperti e appassionati di cucina, attuare un'alimentazione sana e
gustosa ma rispettosa dei bisogni fisiologici e sarà possibile godere una
gioiosa e sana lunga vita.
Ti prendo per mano di Romina Power (Mondadori Electa)
New York. Daria si
trasferisce in un loft a Soho. È alla soglia dei cinquant'anni, è sola, ma ad
accompagnarla ci sono i suoi sogni, una grande voglia di vivere, l'energia che
conferisce la prospettiva di un nuovo inizio. Cambio di scenario: Tubac, una
casa affacciata sul deserto dell'Arizona. Daria va a trovare l'anziana mamma e
deve affrontare una notizia inaspettata. La madre ha un tumore, ma non vuole
farsi operare e rifiuta le cure. È la cruda realtà contro la quale si
infrangono i sogni di Daria: niente più New York, niente gallerie cui mostrare
il suo lavoro di scultrice, accantonata la speranza di ricostruirsi una vita
affettiva. In questo intenso romanzo in forma di diario e ispirato alla propria
esperienza personale, Romina Power si confronta con la malattia e il dolore. Lo
fa con grande delicatezza, con lievità addirittura, alternando diversi registri
narrativi. Daria rivive il ricordo struggente di una madre che era stata
bellissima e irraggiungibile, e che ora è devastata dal male; ne accetta senza
falsi pudori l'inarrestabile decadimento fisico; infine trova la forza per
astrarsi dalla drammaticità del presente grazie alla sua pratica spirituale e a
una buona dose di ironia. La fine è ineluttabile, Daria lo sa, ma lo scorrere
lento dei giorni la aiuta a riconciliarsi con il passato e dà un nuovo
significato al loro rapporto. E quando si presenta la morte, è pronta ad
accoglierla, quasi ricevesse un mazzo di rose.
lunedì 28 settembre 2015
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