mercoledì 26 agosto 2015

Mi chiamano Ada di Simona Toma (Sperling & Kupfer)



Ada è nata ed è sempre vissuta a Lecce. A cinquant'anni, tutto sommato, alla vita non ha molto da rimproverare. Un marito senza lavoro – un esodato – e consegnato al malumore dalla disoccupazione, due anziane mezze matte in casa, un figlio inconcludente e una figlia ambiziosa ma infelice che vuole diventare avvocato: questo il suo quadro familiare. Ma lei, a dispetto del suo nome di battesimo, Addolorata, non si piange addosso. Fa la donna delle pulizie e lo fa con passione: è «nata casalinga» e le piace. Ha la semplicità del popolo, ma anche la saggezza che deriva dall'abitudine a fare i conti con la vita. Tuttavia, non è una donna senza sogni. Solo che i suoi sono sogni piccoli, adeguati alle sue possibilità. E poi c'è Santa Teresina che veglia su di lei, una santa bambina cui sta a cuore la gente semplice. Eppure, qualcosa nella vita di Ada sta per cambiare. Un evento inaspettato, una scoperta sorprendente. Sarà una piccola rivoluzione, ma chi l'ha detto che non porti con sé la chiave della vera felicità? Un romanzo che ha il tipico sapore del Sud, una storia di grande realismo tutta femminile, che diverte e commuove.


Simona Toma è nata a Lecce nel 1976. Lavora in regia e produzione per il cinema, la televisione e il teatro. Ha esordito per Mondadori con il romanzo young adult Da questo libro presto un film, tradotto in Germania e in Brasile. Sempre per Mondadori, ha pubblicato il romanzo Diario semiserio di una teenager disperata, con lo pseudonimo di Carlotta Fiore. Con Giunti, ha pubblicato un racconto nell'antologia Buon Natale rosa shocking e il romanzo young adult Un bacio dall'altra parte del mare. Il suo blog è


Paola Cereda - Le tre notti dell'abbondanza - Booktrailer

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martedì 25 agosto 2015

Another Earth Trailer Italiano

HA-ASH - Perdón, Perdón

La duchessa di Caroline Blackwood (Codice)



Wallis Simpson, la duchessa di Windsor, è stata una delle donne più celebri del Novecento, l'unica ad aver fatto abdicare un re d'Inghilterra per amore. Icona di eleganza e fascino, si circondò per tutta la vita di amici potenti che ne ammiravano lo stile e il buon gusto. Eppure i suoi ultimi anni sono avvolti nel mistero. Caroline Blackwood si avventura in una vera detective story, una moderna fiaba noir che ci svela gli inganni di un mondo dorato, dove dopo le otto di sera è volgare indossare gioielli d'oro (solo platino) e i domestici stirano anche le stringhe delle scarpe. Ne esce il ritratto di una vita al centro della Storia, con un destino tragico, comune a più di una celebrità. Segregata nella sua favolosa casa di Parigi, e abbandonata da tutti, Wallis Simpson finì la sua vita leggendaria tra le grinfie del suo avvocato, Suzanne "Maitre" Blum, il cui ritratto rivaleggia per intensità con quello della duchessa.

Il piacere di Gabriele D'Annunzio (Newton Compton)



Ritenuto da molti contemporanei il primo romanzo moderno, rivelatosi sicuramente il capolavoro di D'Annunzio, "Il piacere" suscitò grande scandalo all'epoca della sua pubblicazione (1889). 
La figura di Andrea Sperelli, incarnazione perfetta del dandy che ad ogni senso etico, ad ogni autentico valore antepone il solo gusto estetico, rappresenta l'uomo "senza centro" che ha perso la propria identità inseguendo un ideale di bellezza effimero e illusorio. 
Sullo sfondo della Roma umbertina, Sperelli si muove tra alcove e duelli, salotti e mondanità, diviso tra un amore sensuale e uno spirituale. Nel suo spietato spirito analitico, nella sua debolezza morale si riconosce in qualche modo l'autore che, grazie a queste pagine in cui si alternano dinamicamente presente e passato, realtà e memoria, si affianca ai grandi narratori europei del suo tempo.

Il Fattore Oz di Enrica Perucchietti (XPublishing srl)



Esistono "Porte della Percezione" in grado di metterci in contatto con i mondi superiori normalmente invisibili, e con gli esseri che abitano queste dimensioni? Perché durante gli stati alterati di coscienza, per effetto di tecniche sciamaniche la coscienza entra in contatto con altri mondi e con creature così reali che trascendono il nostro abituale piano di esistenza, divenendo in grado di accedere alle informazioni dell'Uno-Tutto o campo akashico? E ancora, perchè le creature che si incontrano durante queste "esperienze" sono identiche agli spiriti elementali, incubi, succubi, fate, elfi, nani, coboldi, jinn, della tradizione, agli spiriti dello sciamanesimo e agli alieni delle adduzioni moderne? Operazioni, unioni sessuali, ibridazione, messaggi apocalittici: dietro la "maschera" adottata per ogni periodo storico, il modus operandi delle abductions aliene è identico alle cronache dei rapimenti di sfortunati viandanti da parte del Piccolo Popolo, ai viaggi spirituali degli Sciamani o ai tranelli architettati da trickster, dèmoni e jinn. La fisica quantistica, la scienza olografica e la teoria delle superstringhe sono sempre più vicine a una Teoria Unificante del Tutto in grado di confermare le intuizioni degli antichi esoteristi e, dall'altra, di spiegare la realtà che ci si presenta in stato alterato di coscienza. Svelando così la natura delle creature che si affacciano dal multiverso e l'inganno millenario che alcune di esse giocano alle Anime di coloro che si affidano al loro piano di manipolazione e illusione.

Enrica Perucchietti vive a lavora a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti in Filosofia con una tesi di ricerca in Storia delle Religioni sull'Alchimia, abbandona la carriera universitaria per diventare giornalista televisiva. Dopo numerose pubblicazioni su riviste e portali web nazionali, con l'uscita del suo primo saggio, L'altra faccia di Obama, decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.

Il Giovane Favoloso Trailer Ufficiale (2014) - Elio Germano, Isabella Ra...

Soggiorno a Zeewijk di Marino Magliani (Amos Edizioni). Intervento di Nunzio Festa



Marino Magliani è lo scrittore meridiano della regale marginalità, certo. E con questo suo "Soggiorno" ci dona un'altra opera da biblioteca del terzo millennio. Coi romanzi che sappiamo, infatti, abbiamo tenuto i testi negli scaffali novecenteschi. Ma adesso, dopo che abbiamo - e avevamo ragione nella scelta - deciso di sfogliare accuratamente "Soggiorno a Zeewijk" al fine d'entrare in ogni millimetro del meticoloso stile Magliani - sappiamo leggere anche un'altro punto sperduto dell'Olanda che s'aggancia idealmente alla Liguria ma non senza farci ragionare (particolarità comprese) su tanti altri tasselli innanzitutto europei. In altri dettagli geografici he si trasformano per mano del modernismo. Lungo le vie d'un quartiere della costiera di IJmuiden prossimo Amsterdam, la residenza dell'autore e narratore trova il tempo d'osservare e farsi osservare da dune analizzate e sognate lungo l'arco stretto di diversi anni. L'urbanistica porta cambiamenti. Ma il mare è sempre quello. E lavoratrici e lavoratori del mare anche. Marinai, scaricatori di porto, operaie. Forse le case durano meno di molte donne e uomini della IJuiden di Magliani; però in tutto ciò è possibile trovare tempo e spazio giusti di corteggiamento. Marino Magliani vive i margini. Che si fanno di sabbia e di venti. (Spira in direzione Liguria, il vento). E trova le costellazioni in forma di strade. Sempre in Olanda. Però pure, perfino, un po' nell'adolescenza e allora nelle terre liguri, nei fondovalle. Dove la marginalità della Liguria occidentale è più del passato. E il porto olandese di residenza sa quasi di resilienza. Verso Zeewijk, il quartiere del mare. Il narratore sta tutto nel libro. Mentre lo scrive, lo vive. Si fa osservare - vedi quando si presenta seppur usando le iniziali con la minuscola. Anneke guarda. Eppure è Piet, architetto senza lavoro, a far da guida vera e propria nonchè da ulteriore memoria storica per i luoghi narrati. Per portarlo dove l'immagine dell'abitazioni d'una coppia d'anziani sembra sottratta al Guccini. Magliani lo scaricatore di porto, faceva. Conosce il popolo e le case del popolo. Sa delle casette coi cartelli della disfatta. Tra citazioni letterarie e vicinanze arminiane. Un'altra bellezza che porteremo molto avanti nel tempo.

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