martedì 25 agosto 2015

Soggiorno a Zeewijk di Marino Magliani (Amos Edizioni). Intervento di Nunzio Festa



Marino Magliani è lo scrittore meridiano della regale marginalità, certo. E con questo suo "Soggiorno" ci dona un'altra opera da biblioteca del terzo millennio. Coi romanzi che sappiamo, infatti, abbiamo tenuto i testi negli scaffali novecenteschi. Ma adesso, dopo che abbiamo - e avevamo ragione nella scelta - deciso di sfogliare accuratamente "Soggiorno a Zeewijk" al fine d'entrare in ogni millimetro del meticoloso stile Magliani - sappiamo leggere anche un'altro punto sperduto dell'Olanda che s'aggancia idealmente alla Liguria ma non senza farci ragionare (particolarità comprese) su tanti altri tasselli innanzitutto europei. In altri dettagli geografici he si trasformano per mano del modernismo. Lungo le vie d'un quartiere della costiera di IJmuiden prossimo Amsterdam, la residenza dell'autore e narratore trova il tempo d'osservare e farsi osservare da dune analizzate e sognate lungo l'arco stretto di diversi anni. L'urbanistica porta cambiamenti. Ma il mare è sempre quello. E lavoratrici e lavoratori del mare anche. Marinai, scaricatori di porto, operaie. Forse le case durano meno di molte donne e uomini della IJuiden di Magliani; però in tutto ciò è possibile trovare tempo e spazio giusti di corteggiamento. Marino Magliani vive i margini. Che si fanno di sabbia e di venti. (Spira in direzione Liguria, il vento). E trova le costellazioni in forma di strade. Sempre in Olanda. Però pure, perfino, un po' nell'adolescenza e allora nelle terre liguri, nei fondovalle. Dove la marginalità della Liguria occidentale è più del passato. E il porto olandese di residenza sa quasi di resilienza. Verso Zeewijk, il quartiere del mare. Il narratore sta tutto nel libro. Mentre lo scrive, lo vive. Si fa osservare - vedi quando si presenta seppur usando le iniziali con la minuscola. Anneke guarda. Eppure è Piet, architetto senza lavoro, a far da guida vera e propria nonchè da ulteriore memoria storica per i luoghi narrati. Per portarlo dove l'immagine dell'abitazioni d'una coppia d'anziani sembra sottratta al Guccini. Magliani lo scaricatore di porto, faceva. Conosce il popolo e le case del popolo. Sa delle casette coi cartelli della disfatta. Tra citazioni letterarie e vicinanze arminiane. Un'altra bellezza che porteremo molto avanti nel tempo.

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