lunedì 29 febbraio 2016
sabato 27 febbraio 2016
venerdì 26 febbraio 2016
giovedì 25 febbraio 2016
mercoledì 24 febbraio 2016
martedì 23 febbraio 2016
Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) alla libreria Palmieri di Lecce
Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera
(iQdB Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato presso la Libreria Palmieri in
via Salvatore Trinchese n. 62 giovedì 25
febbraio 2016. Start h. 18,30 .
Presenteranno l’autore la giornalista Carla Petrachi e lo scrittore Raffaele
Gorgoni
È da molto tempo che Maurizio Nocera si dedica alla
ricerca sul Tarantismo (ne troverete testimonianza nella ricca bibliografia che
chiude questo pamphlet), un modo per stare con i piedi, con le mani e con il
pensiero nella Terra, con la sua Terra e con tutto il carico simbolico e magico
che concima e cresce la particolarità salentina. In questo poema – “scritto a
Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla
luna”, Maurizio Nocera rende omaggio, a tre grandi personalità: il danzatore
Giorgio Di Lecce, il tamburellista Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello.
Loro, con la complessità del tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che fare,
segnando la storia di questo fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La Notte
della Taranta”, la catarsi collettiva, il fascino e il richiamo di una forma antica e il suo resistere al e nel
Tempo. Il sibilare e il battere delle pelli dei tamburelli muove ancora il
cercare… Non c’è quiete, tutto si fa ritmo, musica; quella anima del Salento,
essenza del “sentire”, prima arte, sua intima poesia. La Notte di Melpignano di
questo “sentire” è manifesto e laboratorio. C'è una Taranta, un “morso”
necessario, quello che il tempo provoca con le sue storture: il brutto che
invade, la precarietà, il disagio, la guerra sempre presente nelle cronache del
Mondo. Un “morso” che chiama alla presenza. La musica di questo deve farsi
carico. La catarsi della festa non è evasione, distrazione, dimenticanza,
pausa. Nell'incanto della trance è sempre necessario trovare l'energia della
consapevolezza. “Bellu l'amore e ci lu sape fare” canta la pizzicarella: un
amore largo, vasto per quanta è vasta la terra. Accoglierla per intero significa
portarla alla sua essenza di natura, d'Amore, appunto. Abbraccio che si oppone,
resiste e tenta di trovare soluzioni, il passo possibile, la necessaria
armonia. (Mauro Marino)
Maurizio Nocera è nato a Tuglie, nel Salento, nel
1947. Numerosissime le sue pubblicazioni e le iniziative editoriali che lo
vedono coinvolto. E’ socio ordinario della Storia Patria per la Puglia dal
1980.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107
Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
Leo
lunedì 22 febbraio 2016
domenica 21 febbraio 2016
sabato 20 febbraio 2016
venerdì 19 febbraio 2016
giovedì 18 febbraio 2016
mercoledì 17 febbraio 2016
martedì 16 febbraio 2016
Storia dell'astronomia. Da Talete a Keplero di J.L.E. Dreyer. Dal 26 febbraio 2016 per Odoya in libreria
L’affascinante scoperta
del cielo e delle leggi che regolano il moto terrestre e quello degli astri ha
accompagnato l’umanità fin dagli albori. Per questo la storia della scienza non
può prescindere dalla storia dell’astronomia. Non c’è, oggi, un’opera di storia
dell’astronomia, generale o monografica, che non abbia debiti più o meno
rilevanti nei confronti di quella di Dreyer. Le tesi in essa sviluppate sono
tra le acquisizioni più solide della moderna storiografia. Il volume ripercorre
le vie seguite dall’astronomia da Talete a Keplero: dalle più antiche
concezioni cosmologiche, attraverso lo studio matematico dei moti planetari,
fino alla dissoluzione degli armamentari di cerchi – omocentrici, eccentrici,
deferenti, epicicli – nel copernicanesimo kepleriano. Un lungo racconto dove
campeggiano figure di grande rilievo: i capitoli su Platone, Aristotele,
Tolomeo, Copernico, Tycho Brahe e Keplero sono vere e proprie monografie, ma
anche personaggi minori come Eraclide, Aristarco, Apollonio, i Padri della Chiesa
e gli astronomi arabi sono trattati con la stessa attenzione e maestria. Il
Seicento stabilisce una linea di demarcazione precisa tra due periodi della
storia dell’astronomia; anteriormente si ha il lungo e complesso sviluppo
dell’astronomia “matematica”, orientata verso la ricerca di sistemi geometrici
capaci di render ragione del moto dei pianeti; nel Seicento – con Galileo e con
Keplero, che si pone come spartiacque tra i due periodi – ha inizio una
considerazione fisica dei moti celesti, con una problematica del tutto nuova,
da affrontare con altri mezzi.
John Louis Emil Dreyer
(1852-1926) fu direttore dell’Osservatorio di Armagh, in Irlanda, dove compilò
il New General Catalogue delle nebulose e degli ammassi stellari. Diresse
l’edizione delle opere di Tycho Brahe in quindici volumi. È stato uno dei
maggiori storici dell’astronomia al mondo e il debito di molti studiosi
rispetto a quest’opera è immenso.
lunedì 15 febbraio 2016
domenica 14 febbraio 2016
sabato 13 febbraio 2016
Il poeta Maurizio Leo e il suo nuovo lavoro per iQdB Edizioni alla Libreria Palmieri di Lecce
Ho dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla
fermata del pesce di Maurizio Leo (iQdB edizioni di Stefano Donno) verrà
presentato dallo scrittore e poeta Maurizio Nocera lunedì 15 febbraio 2016 ore
18,30 presso la Libreria Palmieri di Lecce in via S. Trinchese 62.
“Ho
dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla fermata del pesce, ovvero dell'andamento discendente
del verso nello sconfinamento nel nulla. È la tensione del vuoto come campo
esperienziale che si rivela nella pratica di queste poesie di Maurizio Leo.
Alla luce di un discorso antologico che ospita opere, che spaziano dalla poesia
alla critica, dalla prosa poetica alla modulazione cronachistica, raccolte fra
il settembre del 1991 e il maggio del 2015 sulla rivista Il Bardo, fondata dallo stesso Leo, occorre considerare come
l’incasellamento delle parole produca e/o risponda ad un effetto di vuoto che
permette l’allestimento della parola sulla pagina. Dare corpo e forma a questo
vuoto, da una parte, lasciare che le parole ci sprofondino, dall’altra, è la
condizione liminale di una poesia che passando dall’esperienza della Beat Generation americana percorre in
lungo e in largo certe istanze, a questa sempre legate, tipiche del pensiero
orientale – che va ad interessare appunto l’intelaiatura della parola – fino a
modulazioni di matrice surrealista e, ancora, germinate in progress dalla
poesia francese in un senso più ampio e nei cui territori l’autore sembra
muoversi con disinvoltura. Maurizio Leo raccoglie a piene mani gli stimoli dei
poeti Beat, dalle istanze culturali e
quelle ritmiche, dalle geografie spazio-temporali a quelle esistenziali.
L’incedere jazzistico della parola poetica, il ritmo incalzante del verso, una
poetica fluidificata nell’automatismo del pensiero (di chiara discendenza
surrealista, con riferimento puntuale a Breton) che aggira il blocco diurno
della ragione e sposta l’asse dell’azione poetica su di un piano liminale, poi
precoscienziale, che pare strizzare l’occhio agli strumenti offerti dal Kerouac
teorico nei Fondamenti della prosa
spontanea (1957). L’attenzione verso la sonorità della parola poetica
affonda le proprie radici, in modo ampio e organico, nella letteratura
francese. È secondo un percorso che dal “gergo nuovo” del Kerouac de I Sotterranei arriva dritto al verso
asintattico surrealista, spostando e ampliando il raggio d’azione dalla
letteratura americana alla tradizione francese. Delle successioni sillabiche,
sconnesse, modulate nelle esperienze fonetiche del movimento Dada e poi ne I Sotterranei di Kerouac, Maurizio Leo conserva l’attenzione per la
sonorità della parola letta fin nelle sue sillabe, senza sconfinare nel nonsense estremo, mantenendo viva e
integra la parola. Questa è giocata nel verso come fosse un’isola, una
costellazione di mondi che in diverse prove deriva dall’assenza di una
consecutio logica volta a determinare una apertura di immagini eteroclite e
plurivoche.” (dall’introduzione di Francesco Aprile)
Maurizio Leo è nato nel 1959. Vive e opera a Copertino
in provincia di Lecce. Da circa 25 anni porta avanti con immensi sacrifici di
impegno e di tempo una piccola casa editrice I Quaderni del Bardo. Ha
pubblicato: L’Uac (Il Muro, Sondrio, 1984); Fobia (Odes Ed., Lecce, 1990); Nel
volo del proprio inconscio (Ed. di Immaginale, Copertino, 1992); Dogmaginazione
(I Quaderni del Bardo, Copertino, 1994); L’Albergo di Latta (I Quaderni del
Bardo, Copertino, 1995); Fobia (I Quaderni del Bardo, Copertino, 1998); Non
suona più il jukebox nell’appartamento di Allen (I Quaderni del Bardo,
Copertino, 2002); Il bazar delle parole scomposte (I Quaderni del Bardo,
Copertino, 2005); Il cimitero di memoria (Luca Pensa Ed., Cavallino, 2005); Ha
rinchiuso le parole (Ed. Il Raggio Verde, Lecce); Del gatto delle fusa e del
suo strusciamento (Lupo ed. , Copertino, 2007). Nel luglio 2014 ha ricevuto per
i suoi meriti editoriali il premio Millenium nell'evento ''L'Olio della
poesia''
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
Leo
Torna nel capoluogo salentino il nuovo appuntamento delle Eccellenze del Territorio di Arcadia Lecce
Con il Patrocinio della Regione
Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, Regione Puglia Gestione e
Valorizzazione Beni Culturali, Real Casa Dobrynia, Provincia di Lecce, Città di Lecce.
Le Eccellenze di questo appuntamento
saranno: Luigi Neglia il patron del Malibù Pub di Lecce; i Mascarimirì
rappresentati per l’occasione da Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti e Cosimo
Giagnotti; l’Associazione Sportiva Dilettantistica GPDM rappresentata per l’occasione
dal Presidente Simone Lucia, e
l’architetto Stelvio Carpentieri e il suo Laboratorio degli Errori con la
partecipazione degli architetti Afro Carpentieri, Diletta Gigante e Chiara
Giaccari.
Giunto al quinto anno di attività l’appuntamento
istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento “L’Eccellenze del
Territorio” dell’ass. Arcadia Lecce, anche quest’anno sarà realizzato con il
Patrocinio della Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale
gestione e valorizzazione Beni Culturali, Real Casa Dobrynia, della Provincia
di Lecce, e della Città di Lecce. L’associazione Arcadia Lecce con l’Ass.
Salento in Progress hanno voluto fortemente questo premio che ha tra i suoi
obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte
quelle realtà imprenditoriali, associative, pubbliche e private che con il loro
operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio.
L’appuntamento avrà cadenza mensile. Nell’appuntamento
del 15 febbraio 2016 alle ore 19,00
presso la sala Conferenze dell’Ex Conservatorio S. Anna di Lecce in via
Giuseppe Libertini 1 le Eccellenze di questo appuntamento saranno: Luigi Neglia il patron del Malibù Pub di
Lecce; i Mascarimirì rappresentati per l’occasione da Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti
e Cosimo Giagnotti; l’Associazione Sportiva Dilettantistica GPDM rappresentata
per l’occasione dal Presidente Simone Lucia,
e l’architetto Stelvio Carpentieri e il suo Laboratorio degli Errori con
la partecipazione degli architetti Afro Carpentieri, Diletta Gigante e Chiara
Giaccari.
“In questo nuovo appuntamento delle Eccellenze del
Territorio – dichiara Valentino Zanzarella Presidente di Arcadia Lecce – ci
sono personalità e aziende che hanno fatto la storia del Salento per tutta una
serie di motivazioni che vado ad elencare. Il Malibù Pub che è il più antico
pub del salento, nato nel lontano 1982 è tuttora tra i più conosciuti e
rinomati pub di lecce, che tra gli anni 80 e 90 ha rappresentato un punto di
riferimento musicale per le prime band rock emergenti leccesi; i Mascarimirì il
progetto che ha innovato la musica tradizionale salentina nato da un’idea di
Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti e Cosimo Giagnotti (fratelli di origine Rom);
l’Associazione Sportiva Dilettantistica GPDM fondata da Simone Lucia
(presidente), Domenico Giampetruzzi
(vice presidente), Roberto D'Oria (segretario), Antonio Schirinzi (tesoriere),
Francesco D'Elia (consigliere - coach), Stefano Napoli (consigliere), Stefano Tortorella (consigliere) che hanno
coniugato sport , beneficienza e salute attraverso innumerevoli manifestazione
sportive nel capoluogo salentino, e
l’architetto Stelvio Carpentieri e il suo Laboratorio degli Errori per il suo
impegno non solo sul territorio salentino e nazionale ma anche internazionale,
grazie alla grande professionalità e capacità di percepire didattiche e
concezioni spaziali altre e fortemente innovative”.
Interverranno – Luigi Neglia il
patron del Malibù Pub di Lecce ; i Mascarimirì rappresentati per l’occasione da
Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti e Cosimo Giagnotti; l’Associazione Sportiva
Dilettantistica GPDM rappresentata per l’occasione dal Presidente Simone
Lucia, e l’architetto Stelvio
Carpentieri e il suo Laboratorio degli Errori con la partecipazione degli
architetti Afro Carpentieri, Diletta Gigante e Chiara Giaccari.
L’associazione Arcadia Lecce anche per quest’anno fa
inoltre appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di
“eccellenze” alla mail premioeccellenza@arcadialecce.it
Web: www.arcadialecce.it
Lecce (Lecce) - ex Conservatorio Sant'Anna
Via Giuseppe Libertini 1 ore 19:00
ingresso libero
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