giovedì 10 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
Darkland di Paolo Grugni (Melville Edizioni). Intervento di Nunzio Festa
Quando per esempio
leggevo i romanzi di Paolo Grugni editi da Laurana ("L'odore acido di quei
giorni e "La geografie delle piogge") "del" 'solito'
Dadati, trovano nell'alto livello di letterarietà, e dunque nel talento
dell'autore di scandire il processo narrativo fra sontuosa cadenza appunto
quasi a virare verso il lirico e la rappresentazione genuina della psicologia
del Personaggio, le doti maggiori dello scrittore milanese. Invece, oggi, dopo
"L'antiesorcista" (Novecento Media, Milano, 2015) e adesso "Darkland",
il germanista Grugni - che tra l'altro vive e lavora attualmente a Berlino -
sappiamo della sua bravura nello sviluppare tesi attraverso però il codice del
thriller, dove il mistero giustamente scorre ma facendosi forza nello sviluppo
grazie a indagine, inchiesta; perché, appunto, gli angoli da passo saggistico
sono sotto traccia. Dove il thriller storico si fa storia per mettere in
guardia dai pericoli del futuro. Insomma Paolo Grugni con Darkland ci ricorda,
innanzitutto, che il mito della Germania davvero denazificata è da dimentare.
Come, certo, esistono rigurgiti di nazismo proprio in una società fatta dal suo
popolo già inneggiante un capo dei capi - del quale si vantava. Ospite in
quanto temporaneamente allontanato da casa dalla moglie in una casetta della
Foresta Nera dei dintorni di Karlsruhe, il criminologo e docente appena sospeso
pure dall'università dove insegna, Karl Jeryzick, trova le ossa di scomparsi 25
anni prima. Che con il poliziotto in pensione Arno Schulze diventeranno per una
trentina di giorni l'assillo di mattine pomeriggi e notti di ricerche su
ricerche. Con il ritorno di fatti riconducibili alle menti in fibrillazione di
nazisti, ex nazisti e neonazisti. Tutta quella feccia, insomma che tra le altre
cose da quell'epoca buia buia continua a ragionare anche intorno alla
possibilità di sperimentare su carne e ossa viventi, sul sangue dei sempre
vinti e vittime ancora: medicinali e comunque metodi chimici a
sostegno/suffraggio delle loro assurde teorie. "Qual è l'annuncio sconvolgente
che una potente organizzazione neonazista si accinge a fare il 20 novembre, in
occasione del 70° anniversario del processo di Norimberga?". Diciamo
soltanto d'andare a spulciare nuovamente la storia della Bayer. Per avere
giusto qualche indizio. Epperò il salto di qualità del romanzo, a mio modesto
avviso, risiede nella lettura alternativa alla vulgata del dna del nazismo.
Grugni, attraverso soprattutto le conoscenze del suo protagonista Jeryzick,
ricorda per esempio pure quanto e come il nazismo fu saccheggio e depredazione
morale più materiale di tutto. Gli ebrei, per dire, furono in terra tedesca
prima lasciati senza beni materiali e poi perseguitati con odio razziale
passato alla popolazione che andava spesso verso l'inneggiare appunto Hitler, alla
stregua di razza inferiore. Mentre i potenti del nazismo pensavo al contrario
che gli ebrei erano allora migliori e più importanti di loro. In tutto ciò,
altro aspetto normalmente tralasciato o comunque preso davvero in minima
considerazione, in che maniera, assoluta direi, i nazisti si facevano e si
fanno d'esoterismo.
lunedì 7 dicembre 2015
venerdì 4 dicembre 2015
Astrologia Oraria di John Frawley con la collaborazione e la curatela di Associazione Il cuore del tempo. Prefazione Roberta Damiata. In libreria dal 15 dicembre 2015.
Non leggere Paolo Fox,
diventa Paolo Fox. Il guru della disciplina dell’astrologia
oraria svela i suoi segreti in questo manuale completo e definitivo. Il
carattere puntuale della richiesta e della situazione astrale insegna a
illuminare il richiedente con pochi semplici parametri. Per questo, questa
branca dell’astrologia previsionale è oggetto di un interesse crescente.
L’associazione Il Cuore del Tempo, la più importante a livello italiano per la
formazione relativa e la pratica dell’Astrologia Oraria ha quindi incentivato e
curato l’edizione italiana di questo innovativo testo che spiega per filo e per
segno come ottenere risultati tramite questa disciplina. Il carattere
approssimativo di moltissime previsioni astrologiche, sostiene John Frawley,
non appartiene all’astrologia oraria, perché con una richiesta puntuale
formulata in un orario preciso (e chiaramente da un richiedente unico) i
margini di errore sono limitati. Tra gli appassionati di astrologia oraria,
infatti, ci sono svariati esponenti dell’alta finanza, che la utilizzano per
decidere se e quali transazioni milionarie effettuare. Anche se le domande
possono essere rivolte a qualsiasi ambito. dalla scelta del partner alla
riuscita di un colloquio di lavoro. Per il resto, gli elementi sono simili a
quelli delle altre branche della disciplina: Case, Pianeti, Aspetti, Segni etc.
Ricco di esempi e situazioni concrete, completo dei fogli per sperimentarsi e
indicazioni a siti dove scaricare gratuitamente i software che calcolano le
effemeridi minuto per minuto, la lettura di questo manuale e un po’ di
esercizio consentono al lettore di formulare giudizi su qualsiasi domanda
propria o altrui. Un imperdibile compendio per gli esperti e per gli
appassionati.
John Frawley (nato il 16
maggio 1955 a Londra) è un astrologo tradizionale, scrittore e docente, noto
per la praticità e l’immediatezza dell’approccio, l’ampiezza e la profondità
delle conoscenze e uno stile provocatorio, stimolante e brillante. Dal 1996 al
2006 ha curato e prodotto la rivista The Astrologer’s Apprentice. Nel 2001 ha
lanciato la sua casa editrice, Apprentice Books. Il suo primo libro, The Real
Astrology, si propone di fornire una critica satirica all’astrologia moderna e
ha vinto lo Spica Award come Miglior libro del 2011. è stato descritto
dall’Astrological Association Journal come “un must per tutti gli astrologi
seri”. È stato seguito da molte altre pubblicazioni, tutte tradotte in diverse
lingue. Negli anni Novanta, Frawley è stato un ospite regolare della
televisione britannica, conducendo un programma quotidiano tutto suo, Frawley
and the Fish, su live tv. Ha partecipato a Odds on Sport, Predictions! e molti
altri programmi televisivi inglesi, dove ha predetto con precisione gli esiti
di gare sportive di alto profilo. Frawley gestisce i propri corsi di diploma in
Astrologia oraria tradizionale e Astrologia natale tradizionale. Tiene
conferenze e lezioni in tutto il mondo, alcune delle quali sono state
registrate e distribuite su internet. Vive in Polonia con la moglie, un bobtail
e una fluttuante popolazione di gatti. Il Cuore del Tempo è una società di
Astrologia, con sede in Bologna, che si propone di divulgare tematiche a
contenuto astrologico offrendo ai suoi interlocutori servizi finalizzati alla
consultazione e all’apprendimento dell’Astrologia, con particolare riguardo
all’Astrologia Oraria. Si è occupata della traduzione e revisione dei contenuti
relativi all’opera di John Frawley per il marchio editoriale Armilla.
giovedì 3 dicembre 2015
POESIE DA AFFRANCARE DALLA TRINCEA ALLE CARTOLINE: STORIE DI VERSI. INCONTRO CON PIETRO BERRA AL FONDO VERRI DI LECCE
Incontro con
Pietro Berra. Domenica 6 dicembre 2015, Fondo Verri (Lecce, via Santa Maria del
Paradiso 8). L’autore dialoga con Stefano Donno e Mauro Marino
La poesia come fonte di libertà, bellezza e memoria,
fuori dagli schermi e, spesso, anche dai libri. E’ lo spirito che ispira tutta
l’attività di Pietro Berra, sia come autore sia come curatore e promoter di
rassegne letterarie. Domenica 6 dicembre alle 19 presenterà al Fondo Verri di
Lecce i tre frutti più recenti della sua ventennale militanza poetica, maturati
negli ultimi mesi: “Poesie in scatola”, ovvero scatole di porcellana dipinte
dall’artista Alcide Gallani ispirandosi alla poesia inedita che ciascuna di
esse custodisce al proprio interno, seme unico e prezioso; “Poesie dal fronte.
Vite in versi di soldati semplici dalla Grande Guerra all’Afghanistan”,
notevole raccolta di scrittura popolare, frutto di una ricerca ultradecennale,
che documenta come la forma poetica sia stata utilizzata anche da non letterati
durante tutte le guerre per rispondere all’esigenza profondamente umana di
comunicare fatti ed emozioni al di fuori di ogni retorica; “La città visibile.
Poesie da affrancare”, serie di testi ispirati a cartoline sull’evoluzione
urbana del Novecento e stampati sul retro delle medesime, in un libro che ha il
formato della cartolina maxi e le cui pagine si possono staccare e spedire
realmente, così che il lettore diventa parte della performance poetica. In
“Poesie dal fronte” è inserito, non a caso, anche un poeta soldato leccese,
conferma della particolare attenzione che Berra ha da oltre 15 anni per il
Salento, luogo dell’anima che ha ispirato tre delle sue raccolte poetiche,
manifestazioni come il gemellaggio culturale tra i fari di Brunate (Como) e
Santa Maria di Leuca (2010) e il reading di poeti delle città di frontiera
italiane riuniti a Oltranto (2006), oltre a ricerche, articoli e incontri
dedicati a Maria Corti e ai poeti salentini Salvatore Toma (di cui riuscì a far
ristampare “Il canzoniere della morte da Einaudi promuovendo una petizione a
livellonazionale), Antonio Verri, Claudia Ruggeri e Stefanio Coppola.
Pietro Berra (Como, 1975) è giornalista al quotidiano
“La Provincia”, di cui cura l'inserto domenicale “L’Ordine”, pubblicazione che
negli ultimi tre anni si è affermata come un’interessante eccezione nel
contesto di crisi della stampa italiana: si mantiene felicemente in attivo
scommettendo sui lettori forti, cui regala ogni settimana una selezione di
brevi saggi su temi chiave della vita locale e globale affidati a grandi firme
italiane e internazionali. In passato ha collaborato con i settimanali
“Diario”, “Panorama” e “Oggi”. Ha pubblicato 15 volumi tra poesia, narrativa e
saggistica e tre guide cineturistiche del lago di Como e della Lombardia.
Promotore di rassegne culturali, è nei comitati organizzatori di ParoLario,
Lake Como Film Festival, premio internazionale di letteratura “Alda Merini” e
Grand tour poetico, manifestazione itinerante per la diffusione della poesia e
della bellezza in Italia e nel mondo. Come poeta ha pubblicato le raccolte Un
giorno come l’ultimo. In viaggio per le strade di Como e della mente
(Dilogolibri, 1997), Poesie di lago e di mare (Lietocolle, 2004), Poesie
politiche (Luca Pensa Editore, 2006) Notizie sulla famiglia (Stampa,
2008) e Terra tra due fari. Piccolo viaggio in Italia (Lietocolle,
2011), La città visibile. Poesie da affrancare (Lietocolle, 2015, con
Francesco Osti) e il racconto in versi Disfattista! (Lythos, 2004),
oltre a diverse plaquette per le edizioni Pulcinoelefante.
mercoledì 2 dicembre 2015
LA FORMICA NERA DI GIORGIO CORTENOVA (Edizioni Academia Universa Press)
Da uno degli studiosi
di riferimento della critica d’arte degli ultimi quarant’anni, un nuovo modo di
raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento. La
formica nera (Edizioni Academia Universa Press) è il titolo dell’ultima grande opera
di Giorgio Cortenova (1944-2013), studioso di riferimento nel panorama della
critica d’arte degli ultimi quarant’anni che presenta un nuovo modo di
raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento, in modo
semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere
il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni. “L’arte - come ha
scritto lo stesso Cortenova nella premessa al volume - continua a proporsi al
di là delle polemiche, spesso strumentali, e al di là dello scetticismo
peraltro ricorrente nei tempi della storia. Sarebbe sciocco affermare che
l’arte “avanza”. Non è mai avanzata. Essa da sempre muta nei ritmi e nei modi,
si cela nei linguaggi apparentemente più semplici. Esplode in quelli più complessi;
affascina, respinge, scandalizza, esaspera”.
“L’arte - suggerisce
Giorgio Cortenova - è come una formica nera, in una notte nera, sopra una pietra
nera. Ma la si può vedere”. La formica nera è un viaggio affascinante
all’interno dell’universo artistico, lungo un arco temporale che lega le prime
esperienze creative umane, testimoniate dalla civiltà preistoriche, fino ai
maestri del primo Rinascimento italiano, sia quello fiorentino di Sandro
Botticelli, che quello ferrarese della triade Cosmè Tura, Francesco del Cossa
ed Ercole de’ Roberti, a quello veneziano, con i Vivarini, i Bellini, Vittore Carpaccio
e Cima da Conegliano. Il racconto, corredato da immagini a colori, supera il
tradizionale approccio enciclopedico e conduce il lettore alla scoperta dei
significati profondi dell’esperienza artistica, senza eccedere in tecnicismi,
con una rara capacità di cogliere l’essenza dell’arte lungo il corso dei
secoli. Giorgio Cortenova giunge così a una sintesi narrativa in grado di
proporre un inedito approccio narrativo capace di offrire coordinate generali a
chi si accosta per la prima volta a questi ambiti, ma anche analisi e
riflessioni nuove e illuminanti per i più esperti. Il volume è disponibile in
tutte le librerie e nei bookstore on line.
Giorgio Cortenova
(Como, 1944 - Arco, TN, 2013) ha diretto per oltre venticinque anni la Galleria
d’Arte Moderna di Verona a Palazzo Forti, ideando e organizzando da autentico
precursore una sequenza straordinaria di mostre e rassegne dedicate ai massimi
esponenti dell’Arte internazionale visitate da milioni di persone, proponendo
una visione del fatto artistico come cultura, conoscenza, ricerca, ricchezza
interiore. Tra queste, si possono ricordare “Degas scultore”, “Modigliani a
Montparnasse”, “Da Van Gogh a Schiele”, “Picasso in Italia, “Da Magritte a
Magritte”, “Paul Klee”, “Vasilij Kandinskij”, “Toulouse Lautrec”, “Dalí, Miró,
Picasso e il Surrealismo Spagnolo”, “Kandinskij, Chagall, Malevic e lo
Spiritualismo Russo”, “Il Settimo splendore. La modernità della malinconia”.
È stato una firma della
pagina della Cultura del Corriere della Sera e autore di numerosi saggi che
hanno accompagnato le sue rassegne a Palazzo Forti e in altre istituzioni;
scrittore di rara efficacia, narratore in grado di proporre analisi critiche e
spunti interpretativi sempre interessanti. Nell’ultimo decennio della sua
attività professionale si è dedicato anche alla stesura di quest’opera - di cui
La formica nera rappresenta il primo volume - con l’obiettivo di offrire alle
nuove generazioni di lettori una Storia dell’Arte capace di “parlare” in modo
semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere
il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni.
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