giovedì 3 dicembre 2015

POESIE DA AFFRANCARE DALLA TRINCEA ALLE CARTOLINE: STORIE DI VERSI. INCONTRO CON PIETRO BERRA AL FONDO VERRI DI LECCE




Incontro con Pietro Berra. Domenica 6 dicembre 2015, Fondo Verri (Lecce, via Santa Maria del Paradiso 8). L’autore dialoga con Stefano Donno e Mauro Marino
La poesia come fonte di libertà, bellezza e memoria, fuori dagli schermi e, spesso, anche dai libri. E’ lo spirito che ispira tutta l’attività di Pietro Berra, sia come autore sia come curatore e promoter di rassegne letterarie. Domenica 6 dicembre alle 19 presenterà al Fondo Verri di Lecce i tre frutti più recenti della sua ventennale militanza poetica, maturati negli ultimi mesi: “Poesie in scatola”, ovvero scatole di porcellana dipinte dall’artista Alcide Gallani ispirandosi alla poesia inedita che ciascuna di esse custodisce al proprio interno, seme unico e prezioso; “Poesie dal fronte. Vite in versi di soldati semplici dalla Grande Guerra all’Afghanistan”, notevole raccolta di scrittura popolare, frutto di una ricerca ultradecennale, che documenta come la forma poetica sia stata utilizzata anche da non letterati durante tutte le guerre per rispondere all’esigenza profondamente umana di comunicare fatti ed emozioni al di fuori di ogni retorica; “La città visibile. Poesie da affrancare”, serie di testi ispirati a cartoline sull’evoluzione urbana del Novecento e stampati sul retro delle medesime, in un libro che ha il formato della cartolina maxi e le cui pagine si possono staccare e spedire realmente, così che il lettore diventa parte della performance poetica. In “Poesie dal fronte” è inserito, non a caso, anche un poeta soldato leccese, conferma della particolare attenzione che Berra ha da oltre 15 anni per il Salento, luogo dell’anima che ha ispirato tre delle sue raccolte poetiche, manifestazioni come il gemellaggio culturale tra i fari di Brunate (Como) e Santa Maria di Leuca (2010) e il reading di poeti delle città di frontiera italiane riuniti a Oltranto (2006), oltre a ricerche, articoli e incontri dedicati a Maria Corti e ai poeti salentini Salvatore Toma (di cui riuscì a far ristampare “Il canzoniere della morte da Einaudi promuovendo una petizione a livellonazionale), Antonio Verri, Claudia Ruggeri e Stefanio Coppola.
Pietro Berra (Como, 1975) è giornalista al quotidiano “La Provincia”, di cui cura l'inserto domenicale “L’Ordine”, pubblicazione che negli ultimi tre anni si è affermata come un’interessante eccezione nel contesto di crisi della stampa italiana: si mantiene felicemente in attivo scommettendo sui lettori forti, cui regala ogni settimana una selezione di brevi saggi su temi chiave della vita locale e globale affidati a grandi firme italiane e internazionali. In passato ha collaborato con i settimanali “Diario”, “Panorama” e “Oggi”. Ha pubblicato 15 volumi tra poesia, narrativa e saggistica e tre guide cineturistiche del lago di Como e della Lombardia. Promotore di rassegne culturali, è nei comitati organizzatori di ParoLario, Lake Como Film Festival, premio internazionale di letteratura “Alda Merini” e Grand tour poetico, manifestazione itinerante per la diffusione della poesia e della bellezza in Italia e nel mondo. Come poeta ha pubblicato le raccolte Un giorno come l’ultimo. In viaggio per le strade di Como e della mente (Dilogolibri, 1997), Poesie di lago e di mare (Lietocolle, 2004), Poesie politiche (Luca Pensa Editore, 2006) Notizie sulla famiglia (Stampa, 2008) e Terra tra due fari. Piccolo viaggio in Italia (Lietocolle, 2011), La città visibile. Poesie da affrancare (Lietocolle, 2015, con Francesco Osti) e il racconto in versi Disfattista! (Lythos, 2004), oltre a diverse plaquette per le edizioni Pulcinoelefante.

Top 10 Evanescence Songs

mercoledì 2 dicembre 2015

IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 2 Trailer Italiano Ufficiale (2016...

Top 10 Hilarious and Best American Idol Moments

LA FORMICA NERA DI GIORGIO CORTENOVA (Edizioni Academia Universa Press)

























Da uno degli studiosi di riferimento della critica d’arte degli ultimi quarant’anni, un nuovo modo di raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento. La formica nera (Edizioni Academia Universa Press) è il titolo dell’ultima grande opera di Giorgio Cortenova (1944-2013), studioso di riferimento nel panorama della critica d’arte degli ultimi quarant’anni che presenta un nuovo modo di raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento, in modo semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni. “L’arte - come ha scritto lo stesso Cortenova nella premessa al volume - continua a proporsi al di là delle polemiche, spesso strumentali, e al di là dello scetticismo peraltro ricorrente nei tempi della storia. Sarebbe sciocco affermare che l’arte “avanza”. Non è mai avanzata. Essa da sempre muta nei ritmi e nei modi, si cela nei linguaggi apparentemente più semplici. Esplode in quelli più complessi; affascina, respinge, scandalizza, esaspera”.
“L’arte - suggerisce Giorgio Cortenova - è come una formica nera, in una notte nera, sopra una pietra nera. Ma la si può vedere”. La formica nera è un viaggio affascinante all’interno dell’universo artistico, lungo un arco temporale che lega le prime esperienze creative umane, testimoniate dalla civiltà preistoriche, fino ai maestri del primo Rinascimento italiano, sia quello fiorentino di Sandro Botticelli, che quello ferrarese della triade Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, a quello veneziano, con i Vivarini, i Bellini, Vittore Carpaccio e Cima da Conegliano. Il racconto, corredato da immagini a colori, supera il tradizionale approccio enciclopedico e conduce il lettore alla scoperta dei significati profondi dell’esperienza artistica, senza eccedere in tecnicismi, con una rara capacità di cogliere l’essenza dell’arte lungo il corso dei secoli. Giorgio Cortenova giunge così a una sintesi narrativa in grado di proporre un inedito approccio narrativo capace di offrire coordinate generali a chi si accosta per la prima volta a questi ambiti, ma anche analisi e riflessioni nuove e illuminanti per i più esperti. Il volume è disponibile in tutte le librerie e nei bookstore on line.
Giorgio Cortenova (Como, 1944 - Arco, TN, 2013) ha diretto per oltre venticinque anni la Galleria d’Arte Moderna di Verona a Palazzo Forti, ideando e organizzando da autentico precursore una sequenza straordinaria di mostre e rassegne dedicate ai massimi esponenti dell’Arte internazionale visitate da milioni di persone, proponendo una visione del fatto artistico come cultura, conoscenza, ricerca, ricchezza interiore. Tra queste, si possono ricordare “Degas scultore”, “Modigliani a Montparnasse”, “Da Van Gogh a Schiele”, “Picasso in Italia, “Da Magritte a Magritte”, “Paul Klee”, “Vasilij Kandinskij”, “Toulouse Lautrec”, “Dalí, Miró, Picasso e il Surrealismo Spagnolo”, “Kandinskij, Chagall, Malevic e lo Spiritualismo Russo”, “Il Settimo splendore. La modernità della malinconia”.

È stato una firma della pagina della Cultura del Corriere della Sera e autore di numerosi saggi che hanno accompagnato le sue rassegne a Palazzo Forti e in altre istituzioni; scrittore di rara efficacia, narratore in grado di proporre analisi critiche e spunti interpretativi sempre interessanti. Nell’ultimo decennio della sua attività professionale si è dedicato anche alla stesura di quest’opera - di cui La formica nera rappresenta il primo volume - con l’obiettivo di offrire alle nuove generazioni di lettori una Storia dell’Arte capace di “parlare” in modo semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni.

Il lungo cammino verso l’eguaglianza sociale raccontato in forma avvincente, attraverso le vicende di una famiglia americana: i Grant. In un libro di Colosseo Editore

























Un excursus che parte dal periodo buio della schiavitù e che analizza il difficile processo che ha portato alla parità dei diritti. Le famiglie nere degli Stati uniti hanno combattuto per decenni la segregazione razziale nelle loro comunità locali prima della nota crociata per i diritti civili degli anni cinquanta. In questo libro autobiografico, con il registro narrativo di una saga familiare, Gail Milissa Grant apre il sipario su questi  temi e ci presenta toccanti episodi delle quotidiane battaglie personali e istituzionali dei neri, ignote alla maggior parte di noi. La sua famiglia, insieme ad altre poche famiglie di colore,  era fortunata di altre: viveva in agiatezza,  e godeva di un livello culturale che l’ ha collocata al centro del delicato equilibrio tra il potere dei bianchi  e la maggioranza nera in cerca di equità sociale.  Milissa Grant racconta del ruolo decisivo giocato in questo movimento dai suoi avi, che per decenni hanno saputo sopportare le sventure, e combattere con arguzia, dignità e impegno sociale per una società più giusta, aiutando chi era meno agiato, colto e abile. Personaggio chiave di questa opera  avvincente è David Marshall Grant, padre dell’autrice, avvocato e attivista dei diritti civili. La sua principale battaglia fu quella di pretendere che ognuno venisse giudicato per quello che effettivamente era, e non per il colore della pelle.
Molte le sfide affrontate  facendosi  faticosamente strada nelle istituzioni segnate dal bigottismo razziale.  La storia della famiglia Grant è la stessa di quella di molte famiglie nere della classe media e operaia, che sin dall’inizio del ventesimo secolo, andavano a scuola, facevano il loro dovere e rispettavano le leggi, costringendo l’America a fare i conti con i propri pregiudizi. Coraggiosamente,  atto dopo atto, si avviò  un movimento sociale senza fine che portò, finalmente, alla dichiarazione dell’eguaglianza e della giustizia per tutti. Il libro, però, non si limita ad un excursus sul passato e all’analisi di come questa battaglia sia stata  combattuta, sofferta e infine vinta, ma stimola una ulteriore riflessione: nonostante il paese occidentale più potente al mondo veda in Barack Obama il suo primo presidente di colore, ancora lungo è il cammino da fare. Esiste una  formale uguaglianza, sancita e approvata da tutti, ma una sottile differenza tra bianchi e neri ancora esiste, ed è quella che porta a punire in modo blando i poliziotti bianchi che uccidono a tradimento colpendo alle spalle un ragazzo nero. Ma  se  un tempo questo era considerato normale, adesso il mondo intero si indigna perché le persone cosiddette “nere”, “mulatte” o “afroamericane” con i loro sogni, il desideri di uguaglianza e giustizia, hanno combattuto duramente nel recente passato, e hanno costruito un mondo migliore non solo per se stesse e per i loro posteri, ma anche per tutti noi, dandoci una coscienza di eguaglianza e solidarietà che va oltre alle differenze razziali.  Casa Grant è stato insignito del premio Benjamin Franklin Book of the Year 2009 (autobiography/memoir)e dell’ Award of Merit, American Association of State and Local History (2010)
Gail Milissa Grant è stata diplomatica di carriera per gli stati Uniti per oltre vent’anni,  si è occupata della gestione di programmi di scambio internazionali, educativi e culturali in tutto il mondo. Ha insegnato storia dell’arte e dell’architettura all’Howard University di Washington DC.
Attualmente vive e lavora a Roma. E’ stata invitata a tenere conferenze sul suo libro e sulla storia dei diritti civili negli Stati Uniti in più di quaranta sedi tra cui la Oxford University, la Columbia University, lo Smithsonian Institution e le ambasciate statunitensi in tutta Europa.

martedì 1 dicembre 2015

Central Intelligence Trailer Ufficiale V.O. (2016) - Dwayne Johnson, Kev...

Super Villain Origins: Madame Masque

PER AMORE DEI LIBRI DI PAOLO MACI (BESA EDITRICE) DA OVERECO ACADEMY A LECCE IL 5 DICEMBRE 2015 CON ARCADIA LECCE



Arcadia Lecce è lieta di presentare il volume di Paolo Maci edito da Besa Editrice dal titolo “Per amore dei libri” sabato 5 dicembre 2015 ore 18,30 presso Overeco Academy and workshop di Lecce in via Casetti 2. Presentano l’autore lo scrittore e giornalista Raffaele Polo e la scrittrice Loredana Ruffilli. Introduce Valentino Zanzarella (Presidente Arcadia Lecce). Lo chef Angelo Colelli (patron di Angels Ristorante) offrirà una gustosa sorpresa ispirata al libro e all’amore per la lettura. Arcadia Lecce è lieta di presentare il volume di Paolo Maci edito da Besa Editrice dal titolo “Per amore dei libri” sabato 5 dicembre 2015 ore 18,30 presso Overeco Academy and workshop di Lecce in via Casetti 2.  Dialogheranno con l’autore il giornalista e scrittore Raffaele Polo e la scrittrice Loredana Ruffili. Lo chef Angelo Colelli (patron di Angels Ristorante) preparerà una sorpresa “golosa” ispirata alla forza delle parole e all’amore per la lettura. Introduce Valentino Zanzarella (Presidente Arcadia Lecce).
Passione, gratuità, condivisione sono le parole che caratterizzano il successo di Città del Libro. Quando Paolo Maci mi ha chiesto di introdurre questo suo libro di ricordi e considerazioni sugli anni del suo mandato di Presidente a Città del Libro era ben chiaro in me il giudizio positivo sull’esperienza...Ecco il merito principale di Paolo Maci negli anni in cui è stato presidente: saper ascoltare e recepire i consigli di tutti, affidarli al discernimento della “squadra” e curarne la realizzazione. Insomma, una regia di tutto rispetto che non poteva non portare frutti copiosi. Una voglia matta di fare cultura in piena libertà, senza condizionamenti, con l’unico intento di ascoltare, scoprire e riflettere sui temi che gli autori con la loro presenza e i loro libri proponevano al pubblico. Credo che il pubblico abbia respirato l’aria di libertà di Città del Libro e l’abbia condivisa fino in fondo pur nelle diversità di opinioni politiche consolidate o meno che fossero. Città del Libro è stata di tutti e non ha escluso nessuno lasciando la politica un po’ in disparte, non certo nel ruolo di protagonista. Città del Libro di Campi Salentina ha fatto scuola. Città del Libro è una esperienza e un patrimonio da non disperdere, anzi rinnovare e rilanciare non solo per Campi. Questo libro di Paolo Maci va letto in questa chiave, cioè testimonianza di una bella avventura culturale e sociale che indica un percorso per come si possono realizzare sogni collettivi che fanno bene alla comunità e al territorio. (dalla prefazione di Enzo Quarto)
PAOLO MACI è nato a Campi Salentina, dove vive. Laureato alla LUISS Guido Carli, è Avvocato Cassazionista. Cultore di Diritto Costituzionale, collabora con il prof. Nicola Grasso nell’Università del Salento. Esperto di Diritto Regionale e degli Enti Locali, è stato componente del Tavolo di Lavoro sulle Riforme istituito presso il Ministero per gli Affari Regionali nel 2013. Ha pubblicato i volumi L’autonomia finanziaria delle Regioni Ordinarie (Università degli Studi di Lecce, Quaderni di Ricerca del Dipartimento di Studi Giuridici, Argo, Lecce, 1998), Il nuovo Statuto della Regione Puglia (Besa, Nardò, 2004), Dieci anni sull’Ora. Politica e istituzioni nella transizione (Besa, Nardò, 2009) e il saggio Profili Costituzionali del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in AA .VV., Cronos (Università degli Studi di Lecce, Dipartimento Beni Arti Storia, Lecce, 2004). Giornalista pubblicista, ha fondato e dirige il Centro Studi Mons. Carmine Maci e l’associazione culturale SoloLetteratura. Dal 2002 al 2009 è stato Presidente della Fondazione Città del Libro, che durante il suo mandato ha ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il premio per la migliore manifestazione di promozione del Libro e della lettura realizzata in Italia.

Per Info Arcadia Lecce – www.ordoequestristempliarcadia.it