sabato 29 agosto 2015

Si sente? Tre discorsi su Auschwitz, di Paolo Nori (Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa



In questi giorni, almeno, si riparla d'Enzo Taddei, dell'anarchico e scrittore livornese che tra l'altro fu confinato nella mia Basilicata, a Bernalda in provincia della Matera città dei Sassi. E quella figura antica, diciamo, non può che farmi pensare a una più attuale: Nori. Il Paolo Nori che oltre a permeare sempre e continuamente il suo stile di scrittura, come potrete vedere dai suoi romanzi sopratutto ma anche dalle sue scritture/post appiccicati al suo sito personale, con l'ultimissimo "Si sente?" ricorda che esiste un solo modo di ragionare: riflettere senza farsi bollire dai luoghi comuni e dimenticandosi quotidianamente che esistono certezze a priori; figuriamoci, poi, se un Nori deve 'lavorare' per la Giornata della Memoria, lui proprio, che odia manifestazioni di questo tipo ed eventi pensati soltanto ricorrenze e basta. Ma capiamo meglio. Allora, Paolo Nori dal 2009 al 2013, per la Fondazione Fossoli, deve tenere tre discorsi nell'ambito del progetto "Un treno per Auschwitz", pensato per sensibilizzare le scuole di Fossoli, comune prossimo a Carpi dove c'era un centro di smistamento per prigionieri razziali e politici diretti ai campi di concentramento nazisti, sulla Shoah (insieme a Nori c'era pure Andrea Bajani). Quindi Nori, franco e pungente come al solito e soprattutto coerente in una lettura della realtà che sceglie solo di star dalla parte del vero, a volte similmente in questo al 'collega' Pascale Antonio, non può che pensare quanto e come spesso la Giornata della Memoria "sia fatta per ricordare a prescindere, senza porsi molte domande in merito, senza approfondire, senza sapere che cosa significhi ricordare" - tipo se si dovesse organizzare una "notte bianca" che condiziona tutti a uscire di casa obbligatoriamente. Fatta la premessa, vi chiederete perché allora il libretto di Nori esce proprio qualche giorno prima del 27 gennaio. Ma la risposta è più che semplice, ché il libro non deve esser portato alla stregua delle medagliette e delle targhe commemorative nei vari momenti pubblici. Deve aiutare il dibattito. Provarne uno perfino, magari. Impossibile infatti far finta di niente quando si deve rileggere, per esempio, che l'eugenetica, dottrina fortemente messa in pratica dal Reich, che prima di tutto era una dottrina razzista, fu formulata ben prima dell'avvento del dittatore Hitler ed era sostenuta, tra gli altri, dal sig. Winston Churchill. Tutti pronti alla segregazione degli "inadatti". Fino alle pagine magnifiche sulla strage di Reggio Emilia del 7 luglio 1960. Quella della nota canzone. Motivo sottotraccia sulle riflessioni dedicate ai concetti: autorità, obbedienza, vendetta. Qui, comunque, non sono proprio d’accordo che basti lo sguardo ingenuo utile per entrar correttamente nel male di Birkenau. Serve, a mio avviso, meditare accordandosi ai propri strumenti critici. Però come non aver da questa lettura in poi in mente che dai campi d’annientamento tedeschi non usciva il fumo cantato da Guccini? Perché è proprio così. La ditta incaricata dell’allestimento dei forni sosteneva che per un funzionamento perfetto, tedesco diremo, del mezzo, il fumo non dovesse escer emesso da quelle macchine di morte. Ricordando quel che siamo e/o dovremo essere, ecco: “Per noi, la storia, la storia a noi contemporanea, noi è come se abitassimo tutti in un appartamento al settimo piano che dà su uno snodo ferroviario ma ci abitiamo da tanto di quel tempo che se ci chiedono ‘Ti dà fastidio, il rumore dei treni?’ ci vien da rispondere ‘Il rumore dei treni? Che rumore? Che treni?’ Questo non vuol dire che i treni non facciano rumore. E non vuol dire che a concentrarsi, a tendere l'orecchio, come si dice, non si senta, quel rumore, il rumore che il treno della storia fa in questo preciso momento che noi siamo qui”. Nori il russo, autore per esempio di “Grandi ustionati” e “Si chiama Francesca, questo romanzo”, come dell’imperdibile “Mo mama. Di chi vogliamo essere govarnati”, studia noi ma parla con Charms.

Soul Eater - Resonance - [Creditless] HQ

David Donnini: Gesù Messia di Israele parte 2

"Un sogno all'improvviso" di Mariangela Camocardi - Il booktrailer

Top 10 Actresses with Sexy Voices

Top 10 Creative Horror Movie Weapons (Quickie)

Top 10 Plot Points That Were Cut Out of Movies

venerdì 28 agosto 2015

Bruno Mars - When I Was Your Man [Official Video]

Sword Art Online - Crossing Field OP Lyrics [Creditless]

Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4 di David Lagercrantz (Marsilio)























Da qualche tempo "Millennium" non naviga in buone acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre rivista d'inchiesta, non sembra più godere della popolarità di una volta. Sono in molti a spingere per un cambio di gestione e lo stesso Mikael comincia a chiedersi se la sua visione del giornalismo, per quanto bella e giusta, possa ancora funzionare. Mai come ora, avrebbe bisogno di uno scoop capace di risollevare le sorti del giornale insieme all'immagine - e al morale - del suo direttore responsabile. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra finalmente promettere qualche rivelazione succosa. Frans Balder, un'autorità mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale, genio dell'informatica capace di far somigliare i computer a degli esseri umani, chiede di vederlo subito. Un invito che Mikael Blomkvist non può ignorare, tanto più che Balder è in contatto con una super hacker che gli sta molto a cuore. Lisbeth Salander, la ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna così a incrociare la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che punta al cuore stesso dell'Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale. Ma è un bambino incapace di parlare eppure incredibilmente dotato per i numeri e il disegno a custodire dentro di sé l'elemento decisivo per mettere insieme tutti i pezzi di quella storia esplosiva che Millennium sta aspettando.

Consiglio – Gli scrittori della porta accanto














Consiglio caldamente il blog Gli scrittori della porta accanto, il blog dove si trovano tantissime novità editoriali e dove chi ama il libro può trovare davvero grande soddisfazione. Il blog si struttura con un approccio sistematico alla categoria della recensione, come strumento non solo divulgativo ma anche informativo e trans/ culturale. Puntualità e rigore sono le coordinate che fondano questa attività on line. E dunque libri, booktrailer e ebook e molte molte sorprese. Si può seguire anche su facebook (https://www.facebook.com/gliscrittoridellaportaaccanto?fref=nf)


Qualcosa di Buono Trailer Ufficiale Italiano (2015) - Hilary Swank HD

Il Potere del Cervello Quantico di Italo Pentimalli e J.L. Marshall (Uno Editori)























Questo libro racconta la storia di come gli autori, partendo da una semplice intuizione e con la voglia di rispondere a domande coraggiose, riscoprono e rielaborano un'antica conoscenza che ha portato conseguenze inimmaginabili su chi ha avuto il coraggio di applicarla fino in fondo. Parliamo di una conoscenza che affonda le sue radici non solo nelle intuizioni dei più grandi pensatori eretici e controversi del passato, ma anche nelle più recenti ricerche scientifiche sull'interazione tra mente e materia. Parliamo di una conoscenza figlia di vent'anni di studi sulla mente e sulle biografie delle persone di successo di tutto il mondo. Parliamo di una conoscenza testata e sperimentata da migliaia di persone in tutta Italia, che ha avuto conseguenze ai limiti del credibile sulla loro vita, come riportano alcune testimonianze dei frequentatori del seminario dal vivo "Il Potere del Cervello Quantico". Ma soprattutto parliamo di una conoscenza che riguarda te. Una conoscenza che riguarda il tuo cervello. Esiste un quarto potere, da sempre racchiuso dentro di te: Attivarlo vuol dire accedere a un insieme di potenze intuitive che va oltre la potenza di calcolo "misurabile" del tuo cervello; attivarlo vuol dire accedere a una nuova dimensione, dove puoi muoverti nel flusso, in modo naturale, verso la realizzazione delle tue più grandi aspirazioni, accedendo a risorse a cui solo i grandi geni della storia dell'umanità hanno potuto attendere; attivarlo vuol dire "potenziare" la tua guida e voce interiore perché sia lei a guidarti con una chiarezza che non hai mai sperimentato prima. Qualcuno ha detto che la conoscenza arriva quando l'allievo è pronto a riceverla. Se questo è vero, questo libro potrebbe essere uno dei viaggi più affascinanti e rivoluzionari che ti sia mai capitato di intraprendere. Sei pronto a iniziare?

Italo Pentimalli è autore, conferenziere, speaker e fondatore di PiuChePuoi.it, la community sulla crescita è lo sviluppo personale più visitata in Italia, con oltre 2.000.000 di visitatori ogni anno, più di 100.000 fan su Facebook e una newsletter giornaliera seguita da oltre 190.000 appassionati lettori. E' stato uno dei pionieri della formazione sul web in Italia, creando un vasto seguito di appassionati dal 2004 ad oggi.

J.L. Marshall è un imprenditore, un autore e un esperto di marketing e comunicazione. Persona riservata, estremamente concreta e metodica, è “l’arma segreta” di diverse attività imprenditoriali sul web. Uomo curioso e dalla mente aperta sperimenta, spesso in prima persona, principi e tecniche avanzate di sviluppo del potenziale umano alla continua ricerca di modelli di applicazione che siano sia essenziali che universali.

Lascia che il mare entri, di Barbara Balzerani (DeriveApprodi), Intervento di Nunzio Festa



Tre donne esemplari come uno schizzo sulla parete del Novecento. Barbara Balzerani con "Lascia che il mare entri" sceglie, componendo un romanzo breve che è nuovamente e anche un quaderno di memorie personali, d'entrar meglio nella propria famiglia, compresa se se stessa, per riparlare del secolo che fu. La figura della nonna è la traccia più lontana; il primo punto di riferimento per l'analisi dell'involuzione in corso. In un "memoir" tutto politico. (Si sottolineino le immagini narrativi migliori del libro, che sono proprio quella più militanti - e pure le meno 'letteraie'). Poi la madre. Che fingeva, tra virgolette, d'aver votato la democrazia sostenuta dal proprio marito e che invece aveva sempre votato socialista. Infine la giovanissima combattente: Barbara. Che s'oppone contro tutte le guerre e ancora è contro le malefatte e le stesse ragioni di vita del capitalismo agganciato al consumismo. Barbara Balzerani subì una sconfitta. Sua madre e sua nonna anche, se pur di segno diverso. Però tutte, come noi d'altronde, a registrar la vittoria del potere. Sulla nostra pelle. Che si racconta da sola, con gli strumenti dell'imposizione date dal mercantilismo dirigente. "Storie che provano a restituire voce alle ragioni ammutolite dalla Storia scritta. Storie del tradimento di saperi, dell’inganno del progresso mercantile, del grande affare delle guerre, della rottura del patto con la vita e del prezzo per non averne difeso le condizioni. Storie di sfiduciata resistenza, di subordinate aspettative, di imprevidenza di morte per vanagloria di crescita illimitata", parole perfette. Mentre muore la Civiltà, chiaro. "Tre donne che chiudono in un circolo virtuoso le battaglie di una manciata di generazioni per mantenere il senso di sé e il legame con i fondamenti dell’esistenza". Barbara Balzerani, nuovamente, c'invita a riflettere sul quel che abbiamo sotto gli occhi.

David Donnini: Gesù Messia di Israele parte 1

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